Treviso-Ostiglia ultimo miglio, commemorando il 25 aprile
25 Aprile 2020, anniversario della Liberazione dal giogo nazifascista al tempo del Covid19: nessuna cerimonia commemorativa pubblica in piazza o attorno ai vari monumenti ai partigiani che immolarono le loro vite per regalarci questi 75 anni di libertà e democrazia , uomini e donne con i quali abbiamo un perenne debito di gratitudine. Un omaggio speciale a tutti loro è quello che si è fatto al vecchio casello dell'Ostiglia, lì dove inizia l'Ultimo Miglio,a San Giuseppe, semplice e schietto com'erano gli animi di quegli italiani che scelsero di opporsi alla barbarie: una coccarda tricolore ed una biancoceleste, i colori di di Treviso, città medaglia d'oro della Resistenza appese sul banner che riproduce un quadro del pittore trevigiano Sivio Trabucco con porta Calvi, uno degli ingressi storici al centro cittadino, che dà il benvenuto agli escursionisti alla nostra città e che, di questi tempi, suona come potente auspicio per un rapido ritorno alla normalità abbandonata causa virus. Lungo la " strada del Respiro", come la chiamiamo ora , passavano anche 8 treni al giorno carichi di armi e rifornimenti per le truppe tedesche di stanza nelle nostre zone. Per il suo valore strategico venne bombardata più volte come si narra nel bel libro di E, Bassi "Obiettivo militare: la ferrovia Ostiglia Treviso" . Ora è uno splendido itinerario escursionistico che nei caselli lungo il tracciato dipana ad occhi attenti le memorie di quegli anni terribili come la vicenda del giovane partigiano Wladimiro Paoli di San Lazzaro morto nel corso di un'azione di sabotaggio lungo la ferrovia. E sui balconi delle case della contrada Moncia garriscono i tricolori unendosi così con le coccarde dell'Ultimo Miglio in un'abbraccio di commossa, imperitura riconoscenza.
Vittore Trabucco