Strage di polli nella notte lungo la Treviso-Ostiglia
Amarissima sorpresa stamane per il proprietario del piccolo pollaio di famiglia all'inizio dell'Ultimo Miglio dell'Ostiglia quando, aperto il cancelletto che serra l'area e realizzato che c'era uno strano silenzio come quando i bimbi, consci di averla fatta grossa, cercano di nascondersi e non fiatare, buttando lo sguardo lungo il perimetro del recinto s'accorgeva della strage avvenuta nottetempo.. Ai poveri animali era stata mozzata la testa ed i corpi presentavano lacerazioni profonde e diffuse su addome e schiena con penne e piume sparse tutt'attorno, segno di una strenua lotta contro gli assalitori. Le tracce rinvenute lungo la recinzione metallica di confine ed il classico modus operandi con l'assenza di capi sottratti hanno permesso di risalire ai colpevoli: una volpe con la sua cucciolata a cui, complice il fornito pollaio, senz'altro ispezionato nei giorni precedenti, ha fatto da insegnante di caccia. Ed i pargoli non hanno affatto deluso la mamma-maestra impegnandosi a dovere. L'Ultimo Miglio, specie in questo periodo di "deserto-covid" riserva spesso di questi incontri inaspettati: donnole, lepri, fagiani, volpi e martore chi preda succulenta, chi cacciatore spietato. Di questi incontri è stato testimone chi col trattore stava irrigando nottetempo i propri campi e s'è visto, alla luce dei fari del mezzo agricolo, le bestiole transitargli davanti di corsa. Le tane poi, complice la prolungata siccità sono ben visibili ad un occhio anche poco allenato, specie all'imbrunire, quando i volpacchiotti, ansiosi di scorribande, fanno capolino sul foro d'entrata. E tutto questo appena fuori le mura cittadine, segno di una natura ancora viva e vegeta, sorprendente ad ogni istante. Al proprietario non è rimasto altro che provvedere a smaltire le carcasse rimpiangendo le succulente uova che le povere bestie quotidianamente gli sfornavano in quantità e che lui regalava con generosità a tutto il vicinato.
Vittore Trabucco