Treviso-Ostiglia, tricolori e lettere per la festa del 2 giugno
All'inizio dell'ultimo miglio della Treviso-Ostiglia sono apparse stamane, martedì 2 giugno Festa della Repubblica, le coccarde tricolori sui banner di benvenuto agli escursionisti posti sulle palizzate di corten che segnano l'inizio del tratto sin dall'inaugurazione del medesimo.
Accanto una grande "R" per rammentare a tutti cosa si festeggiasse oggi. Una "R" per Repubblica, la nostra, nata nel 1946 da un referendum costituzionale che invitò a scegliere tra Lei e la monarchia, quella monarchia sabauda che condusse l'Italia in guerra per poi scappare vigliaccamente quando le sorti del conflitto erano segnate. Una "R" per Resistenza che allora ci regalò ,col sacrificio di molti , questi meravigliosi, nonostante tutto, 75 anni di libertà e democrazia ed ora ci sprona a difenderle quotidianamente. Una "R" per Resilienza , la capacità cioè di far fronte con positività alle avversità, spesso terribili della vita con un inizio di 2020 che ci ha messo davvero a dura prova. Una "R" per Ripartenza , con fiducia e forza lasciandoci alle spalle paure e fobie di mesi in cui, complice un virus influenzale, abbiamo rinunciato ad abbracci, strette di mano, carezze, a tutti quei gesti insomma che ci erano familiari ed esprimevano la nostra gioia ed amicizia verso gli altri. Una "R" per Ricordare tutti quelli che il Covid ha mietuto e non hanno avuto, grazie ad una marea di ordinanze e grida spesso assurde, neanche un funerale ed il conforto dei propri cari. Una "R" infine per Ringraziamento a quanti in questo infausto periodo si sono prodigati, anche a proprio rischio e pericolo, per aiutare chi ne aveva bisogno , non eroi, da mitizzare per dimenticarli subito come sta purtroppo accadendo, ma cittadini come noi che semplicemente non hanno girato la testa dall'altra parte. La "R" dell'Ultimo Miglio è questo e tanto altro perchè chi l'ha messa voleva fosse da sprone per tutti quelli che di lì oggi passavano e che l'osservavano incuriositi a farla propria , per un istante, una "R" come Riflessione personale su questa giornata di festa. Subito qualche buontempone l'ha intesa come ristoro chiedendo se per caso il vecchio casello del buon Egidio fosse stato riaperto all'uopo. Altri hanno speso 2 parole per ringraziare quegli "angeli" , ben noti agli assidui frequentatori della "Strada del Respiro", che in silenzio e senza nulla chiedere la tengono pulita ed in ordine manutenzionandola con ammirevole costanza. Un modo insolito e particolare per festeggiare il 2 giugno e la nostra Repubblica che ha davvero sorpreso ed incuriosito.
Vittore Trabucco