San Giuseppe: buon 2020 da bergamasche e viennesi
Adesso davvero è iniziato il nuovo anno! Stamane infatti nei campi attorno all'Ostiglia, qui a San Giuseppe, è arrivato un nutrito gregge di giovani bergamasche accompagnate dalle cugine viennesi,oltre un migliaio di capi in totale, a fare gli auguri di buon anno. Una tradizione ormai per i residenti del quartiere accompagnati per tutto il giorno dal ciarliero vociare degli armenti in cui i più esperti tra gli spettatori a bordo campo distinguevano inconfondibili intercalari donizettiani per le bergamasche ed altrettanto tipici refrain straussiani per le viennesi. Scatenata la brigata di una ventina d'agnellini saltellante tra i placidi ovini e l'altrettanto paziente gruppo d'asini, il maschio Nemorino (omaggio a Donizetti perchè il proprietario del gregge è un musicofilo e suona, malamente dice lui, il violino) ed il suo harem di femmine. In questo gregge spiccano, per l'imponenza del palco, una decina di magnifiche capre orobiche , una delle quali viene venduta seduta stante al mio vicino apicoltore e provetto salumiere. " i salami più buoni"- spiega- " sono di carne mista e quella di capra è il top". Arrivano tutti dalle malghe attorno a Madonna di Campiglio e domani, spiega Maurizio, il giovane pastore che sta continuando la tradizione di famiglia, verranno caricate nei camion per finire in Abruzzo dove con tutta probabilità finiranno come gustosissimi arrosticini. Chiedo se mi spiega un particolare che m'ha incuriosito: alcuni armenti indossano una specie di traversa di cuoio come quelle dei macellai. Si fa una bella risata e mi dice che è una sorta di "preservativo" gigante per impedire ai maschietti focosi di montare le femmine quando non sono in estro pregiudicando così la loro salute e quella dell'eventuale nascituro , a rischio di gravi malformazioni. Allora buon 2020 da questo estemporaneo "concerto" donizettian-straussiano.
Vittore Trabucco