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Ancora in troppi non notano la differenza e tu?

Come ogni anno, la Provincia di Treviso lancia una campagna contro gli abbandoni degli animali domestici. Abbandonare un animale, oltre a essere un gesto incivile, è un reato secondo l'art. 727 del Codice Penale, perseguito in Italia con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro

Si stanno avvicinando le tanto attese vacanze estive e con esse uno dei fenomeni più incivili che ci possano essere: l’abbandono degli animali. Quasi una famiglia italiana su due convive con un animale domestico e più di una su tre con un cane o un gatto, si legge sul sito del ministero della Salute. Un dato molto positivo che evidenzia l’aumento di sensibilità nei confronti dei nostri amici a quattro zampe. Tutto ciò risulterebbe ancora più bello, però, se di pari passo nascesse anche la consapevolezza della necessità di acquisire informazioni e cognizioni sui diritti dell’animale e sui doveri in carico a colui che vive in compagnia di un animale domestico.

Un cane non è un giocattolo ma un essere vivente che ha bisogno di affetto e di cure 365 giorni l’anno. Per questo motivo la provincia di Treviso, come ogni anno, ha lanciato una campagna per prevenire questo crudele fenomeno.

La nuova campagna di comunicazione, dal titolo “ancora in troppi non notano la differenza”, vuole sottolineare il fatto che ancora oggi ci sono persone che scelgono di avere un animale domestico per poi trattarlo come fosse un giocattolo e non un essere vivente da accudire.

Nell’immagine usata per la campagna, su uno sfondo rosso campeggiano due cani: uno è reale, mentre l’altro è un peluche: chi riesce a notare la differenza?

La sensibilità nei confronti di questo tema sta cambiando, afferma la provincia di Treviso in un comunicato, e lo dimostra il numero sempre più elevato di persone che condannano comportamenti vili quali l'abbandono o il maltrattamento di animali. La Provincia si schiera ancora una volta dalla loro parte lanciando un messaggio forte che esorta a segnalare casi di abbandono alle Forze dell'Ordine.

“E' nostro dovere difendere i diritti di chi non ha voce – commenta Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – sono sempre di più le persone che amano gli animali ed è in atto un vero e proprio cambiamento nella coscienza collettiva. I nostri amici a quattro zampe hanno tutto tranne che la voce, quindi spetta a noi fare in modo di assicurare i criminali alla giustizia. Ricordiamoci che l'abbandono di un cane o di un animale domestico lo condanna a morte ed è anche causa di incidenti stradali. Solo in Veneto, sono circa 9.000 ogni anno i cani che entrano nei canili”.

Non dimentichiamoci inoltre che abbandonare un animale, oltre a essere un gesto incivile, è un reato secondo l'art. 727 del Codice Penale, perseguito in Italia con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. 

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