Vittorio Veneto taglia lo smog: meno CO2 più energia pulita

Anche il comune di Vittorio Veneto ce la sta mettendo tutta per abbattere l’inquinamento e in modo particolare l’emissione di CO2 nell’atmosfera. In consiglio, infatti, è stato approvato il nuovo piano d’azione per le energie sostenibili (PAES): secondo questo piano si prevede di ridurre al 27% l’inquinamento atmosferico entro il 2020. L’Unione Europea impone una riduzione del 20% entro il 2020. «Noi saliremo, per quella data, ben oltre il 20%, fino al 27%», assicura l’assessore alla pianificazione energetica, Antonio Miatto.

 

Inoltre sempre al 27% si piazzerà a produzione di energia pulita. Non bisogna dimenticare che grazie alle agli impianti Enel in Val Lapisina, alle centraline idroelettriche lungo il fiume Meschio, alle strutture d’energia fotovoltaica, attivate anche dall’amministrazione comunale, il comune produce già energia pulita più del suo fabbisogno, circa tra i 750 e gli 800 milione di kwh. Sono veramente tanti per una cittadina che conta nemmeno 30 mila abitanti. Il consumo energetico di questa cittadina ammonta, infatti, a circa 130 milioni di kwh, intuitivo quindi capire la quantità di energia pulita prodotta in eccedenza.

 

Nonostante ciò, sono quindici le azioni programmate per l’abbattimento dell’inquinamento almeno al 20% nei prossimi sette anni, come previsto dalla normativa europea. Tra queste la costruzione di nuove piste ciclabili: «Dobbiamo infatti favorire la possibilità, per i nostri concittadini, di farsi almeno 400 metri in bicicletta ogni giorno, anziché in auto. In questo modo otterremmo un drastico abbassamento delle emissioni di Co2», afferma sempre l’Assessore Miatto.