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Ascotrade e Cooperativa Comunica ancora insieme per la scuola di tifo "I Draghi"

Il progetto Scuola di Tifo corretto e pulito per Under 14, "Tifiamo Insieme - I Draghi" compie nel 2017 ben 16 anni, ed ha coinvolto finora circa 40.000 mini-tifosi

TREVISO Il co-Capitano del Mogliano Rugby Matteo Corazzi ha partecipato martedi, presso la sede di Ascotrade a Treviso in Piazza delle Istituzioni, alla conferenza stampa di presentazione della collaborazione tra Cooperativa Comunica e Ascotrade, ancora insieme per il progetto della scuola di tifo “I Draghi”. Oltre a Matteo Corazzi, erano presenti Stefano Busolin – Presidente Ascotrade che sostiene l’iniziativa, Matteo Marconi – Presidente Cooperativa Comunica, Alessandro Zanni – Co.Capitano Benetton Rugby Treviso, Tommaso Rinaldi  – Giocatore De’ Longhi Treviso Basket e Ofelia Malinov  – Giocatrice Imoco Volley Conegliano.

Il progetto Scuola di Tifo corretto e pulito per Under 14, “Tifiamo Insieme – I Draghi” compie nel 2017 ben 16 anni, ed ha coinvolto finora circa 40.000 mini-tifosi. Si tratta di un progetto realizzato da Cooperativa Comunica in collaborazione con le principali società sportive trevigiane, unico a livello europeo, che nel corso degli anni oltre ad educare alla cultura sportiva migliaia di giovani e le loro famiglie, è stato più volte premiato con riconoscimenti, contributi speciali e anche studiato in varie altre realtà. Anche in questa nuova edizione 2017 sarà supportato dalla prestigiosa azienda Ascotrade.

Durante il suo intervento Matteo Corazzi ha sottolineato l’importanza di questo tipo di educazione al tifo pulito e quanto si ritenga “fortunato, come tutti i suoi compagni, del sostegno positivo che la squadra riceve dai propri tifosi, in particolare quelli accompagnati allo stadio dagli educatori che alimentano un tifo pro e non contro. Persone che ponendo l’attenzione dei ragazzini sul valore dei propri colori e del proprio club favoriscono lo sviluppo di un tifo di incoraggiamento, che non da spazio a proteste ed insulti rivolti ad avversari ed arbitri. Questo genere di incitamento, che passa dal corridoio dei bambini al nostro ingresso in campo, a quello della tribuna, fino all’abbraccio finale all’uscita dal terreno di gioco, è quello che ci da la forza e ci aiuta a superare anche i momenti meno positivi”.

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