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Diventa italiano grazie al bisnonno trevigiano: Eder convocato in nazionale

L'avo era originario di Vittorio Veneto e per questo il calciatore brasiliano della Sampdoria è riuscito ad ottenere il passaporto italiano

VITTORIO VENETO In origine, ai primordi del calcio che conta, era stato lo svizzero Aebi poi seguito negli anni a venire da calciatori come Schiaffino, Sivori, Altafini fino ad arrivare ad epoche più recenti con le gesta del Campione del Mondo Camoranesi, i gol di Thiago Motta ed Osvaldo e le comparsate di Ledesma, Amauri e Paletta. Sono forse loro, per un motivo od un altro, gli oriundi più conosciuti del calcio italiano, vere e proprie icone di una nazionale azzurra sempre più aperta agli "stranieri", in un melting pot di nazionalità dove però il Sud America la fa sempre da padrone.

Ed è proprio di questi giorni la notizia che il commissario tecnico dell'Italia, in vista della partita di qualificazione agli Europei 2016 in programma il 28 marzo contro la Bulgaria e per l'amichevole del 31 marzo contro l'Inghilterra allo Juventus Stadium di Torino, ha convocato ben 26 giocatori tra cui spiccano i nomi dei nuovi oriundi Vazquez del Palermo ed Eder della Sampdoria. Il primo italiano grazie alla madre padovana, il secondo per via di un bisnonno veneto, o meglio, trevigiano di Vittorio Veneto. Battista Righetto, questo il nome dell'uomo, viveva infatti sul Fadalto a Nove e proprio da quella terra era emigrato con alcuni suoi parenti fino in Brasile per iniziare una nuova vita, dando alla luce nel paese di Lauro Muller (Stato di Santa Caterina) il 15 novembre 1986 a Citadin Martins Eder, meglio conosciuto come Eder.

Il ragazzo, probabilmente sentendo forti le sue origine con la Marca trevigiana, ha poi intrapreso la carriera di calciatore nella squadra del Criciuma Club, nella serie B brasiliana, team della cittadina gemellata proprio con Vittorio Veneto. Il grande passo però nello sport internazionale avviene nel 2006 quando viene prelevato dall'Empoli di cui diviene subito uno dei punti fissi grazie alla sua velocità abbinata ad una tecnica sopraffina nonostante un fisico non sempre longilineo. Nel 2010 però la svolta, perlomeno a livello burocratico: Eder infatti riceve la cittadinanza italiana proprio grazie al bisnonno, diventando così eleggibile per la nazionale azzurra. Un momento tanto atteso e sperato e che è culminato con la convocazione di mister Conte qualche giorno fa, sempre più deciso a puntare sul ventottenne nel pieno della maturità calcistica, tra i migliori nel suo ruolo per rendimento e unico attaccante con determinate caratteristiche nel nostro campionato. Se sarà una scelta ponderata e azzeccata lo diranno solo le prossime partite, per ora non resta che fare quindi un grosso in bocca al lupo all'attaccante "made in Treviso".

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