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Fabio Betto e Fortitudo baseball, un binomio di successo

Altro scudetto per il coach castellano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

CSTELFRANCO VENETO Il campionato di baseball di massima serie A1 si è concluso mercoledì 5 settembre con la vittoria della Fortitudo BC Bologna. A parte i quotidiani sportivi nazionali non c'è stata una grande risonanza a livello di testate sportive e non della regione Veneto ma, per chi non lo sa, c’è anche un po’ di Castelfranco Veneto nell'11mo scudetto di baseball conquistato dalla città Felsinea a spese del Parma. Stiamo parlando di Fabio Betto che prima da giocatore e poi da coach ha contribuito a questo ennesimo successo. Fabio ha cominciato a calcare i diamanti giovanissimo a Castelfranco Veneto, per trasferirsi a soli 17 anni a Reggio Emilia, per seguire la sua passione. Nel 1994 l’approdo in massima serie, con il Parma: cinque stagioni ricche di soddisfazioni, a partire dai tre scudetti (il primo proprio nel ’94, poi ’95 e ’97), due coppe dei campioni (’95 e ’98), una coppa delle coppe (’97) e due coppe Italia (’94 e ’96). Nel 1999 il trasferimento sotto le due torri, che all’epoca fece molto scalpore, nel pieno della maturità tecnica e atletica, protagonista in nazionale (europei vinti nel ’97, secondo posto nel ’99, olimpiadi di Atlanta ’96 e Sidney 2000). Per il più vincente, tra gli atleti veneti di squadra, questo è il suo sesto scudetto, tre con la casacca con i colori bolognesi. Giocatore umile, schivo, di poche parole, amatissimo dal pubblico di Bologna e dai suoi compagni, grande professionista è riuscito a chiudere la sua carriera di giocatore con un palmares di quelli pesanti che farebbe impazzire qualsiasi atleta avendo vinto in diciotto anni nella massima serie di baseball: 9 Campionati Italiani, 8 Coppe Italia, 1 Super Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe dei Campioni, 1 Campionato Europeo con la Nazionale nel 2000. Senza contare le 6 medaglie di bronzo e una d'argento conferitegli negli anni dal CONI. Il capitano della Unipol Fortitudo, Fabio Betto, decide di appendere il guantone al chiodo alla fine della stagione 2012 rimanendo però sul campo come coach a prestare il suo determinante contributo alla causa biancoblu. Chiude la carriera come pitcher in massima serie imbattuto in regular season nelle ultime due stagioni, con 310 gare e oltre 1563 inning disputati, 123 vittorie a fronte di sole 55 sconfitte (media .691), una media PGL di 3.87, una media di battute valide concesse di .242, appena 3.77 basi ball concesse ogni 9 riprese, 2.87 nelle 14 stagioni nelle quali ha vestito la casacca biancoblu, con la quale ha collezionato 89 vittorie, a fronte di 41 sconfitte. Senza ombra di dubbio, Fabio Betto è stato uno dei migliori lanciatori partenti italiani del baseball moderno, oltre che un atleta che ha avuto una parte importante nella storia gloriosa della Fortitudo baseball. Come coach ha contribuito ai successi del manager Marco Nanni, prima, e ora di Daniele Frignani, e continua a fare la sua parte dando lustro allo sport bolognese, ma anche di riflesso alla città di Castelfranco Veneto e alla sua società che l’ha visto fare i primi lanci. Paolo Basso

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