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False fidejussioni, il Treviso smentisce le perquisizioni in società

Il Treviso calcio ha rilasciato un comunicato ufficiale a firma del presidente Renzo Corvezzo nel quale si smentisce l'intervento della polizia negli uffici della società. Il presidente: "E' stata richiesta solo la mia testimonianza: avevo collaborato con un broker coinvolto nell'indagine"

Arriva direttamente dalla voce del presidente del Treviso calcio, Renzo Corvezzo, la smentita sulle perquisizioni in società avvenute in merito all’inchiesta sulle false fidejussioni emesse da alcune squadre di calcio.

LA SMENTITA. Dal sito ufficiale della società calcistica, il presidente tiene a precisare che nessuna perquisizione è stata effettuata nei giorni scorsi ma che l’unico contatto con le forze dell’Ordine è stata la richiesta di presentarsi alla squadra mobile di Firenze in data 14 novembre per collaborare all’indagine.

LA TESTIMONIANZA. Il presidente scrive: “E’ stata richiesta la mia testimonianza in quanto mi ero inizialmente avvalso della collaborazione di uno dei broker coinvolti nell’indagine”.

TUTTO IN REGOLA. La fidejussione consegnata dal Treviso calcio alla Lega Pro, si legge nel comunicato, è perfettamente in regola (e presentata entro il 15 luglio) tanto che la squadra è regolarmente iscritta al campionato di Lega Pro.

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