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Intervista a Raffaele Piredda: il calcio femminile in Veneto tra presente e futuro

"Il Calcio Femminile nella nostra Regione sta crescendo gradualmente" dice il Dirigente Responsabile della selezione Raffaele Piredda

VITTORIO VENETO Non una semplice sgambata per ritrovare ritmo e minutaggio sul campo, ma un’amichevole di prestigio contro la meglio gioventù del Calcio Femminile regionale, una selezione determinata a dimostrare tutto il proprio valore composta anche da alcuni volti noti all’interno dell’ambiente rossoblu. Giovedì sera alle ore 20 al Campo Comunale di Susegana le Tose di mister Fabio Toffolo affronteranno la Rappresentativa Veneta Under 23 guidata dal ct Maurizio Semenzato. Per le rossoblu, dopo la domenica di pausa del campionato, il test sarà il banco di prova ideale per arrivare al meglio al recupero del Match della 19a Giornata, previsto domenica a Imola; per la Rappresentativa il confronto varrà come step di preparazione al prossimo Torneo delle Regioni 2017/2018 in programma in Abruzzo nel Periodo Pasquale. Sentiamo dal Dirigente Responsabile della selezione, Raffaele Piredda, come le ragazze della Regione vanno approcciandosi al test di domani sera e come si prospetta il futuro del Calcio Femminile, sia in Veneto che in Italia, a breve e medio termine.

Qual è la situazione generale del Calcio Femminile in Veneto, e dei settori giovanili in particolare, secondo Lei al momento?

Il Calcio Femminile nella nostra Regione sta crescendo gradualmente. Va aumentando il numero delle praticanti, dovuto certamente in parte all’introduzione delle nuove regole dettate circa tre anni fa dalla FIGC, che ha disposto alle società professionistiche appartenenti alla serie A e B maschile il tesseramento di ragazze under 12 in modo tale da sviluppare un settore giovanile femminile e a dar loro la possibilità di competere nelle categorie di età di appartenenza nel giro di un paio di stagioni. Oltre a ciò, un contributo fondamentale allo sviluppo del movimento è arrivato grazie a tutte quelle attività promozionali che la Divisione Calcio Femminile Veneto in collaborazione con il Settore Giovanile e Scolastico Veneto ha organizzato nel territorio grazie al coinvolgimento ed alla collaborazione delle Società di Calcio Femminili e Maschili di calcio a undici e calcio a cinque 'dilettantistiche'. Stella e Stellina e Rosa di Maggio, con il Torneo della Delegazioni, sono il fiore all’occhiello delle nostre iniziative, che trovano il sostegno degli Enti Locali con l’aiuto dei media.

L’amichevole contro il Permac Vittorio Veneto sarà l’occasione anche per voi per qualche esperimento, tattico o nelle effettive a disposizione?

"Grazie all’invito del Direttore Sportivo Marco Partata e con la supervisione del Responsabile Regionale del Calcio Femminile Veneto Paolo Tosetto, con questa amichevole abbiamo l’opportunità di 'provare' la squadra per far verificare a mister Semenzato se l’organico è equilibrato nei vari reparti. Sarà un buon test in vista dell’impegno che ci vedrà opposti, nella fase di qualificazione, alle Rappresentative di Piemonte-Valle d’Aosta ed Emilia Romagna nella 57^ edizione del Torneo delle Regioni che si svolgerà in Abruzzo dal 24 al 31 marzo prossimi. Per questa gara amichevole saranno assenti alcune giocatrici infortunate che compongono l’ossatura della squadra, ma al loro posto saranno schierate giovani che stanno acquisendo esperienza nel gruppo e negli anni prossimi potranno sostituire le più esperte. La squadra è composta da giocatrici di Club di serie C e D delle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, vista la partecipazione ai campionati organizzati dalla LND del Veneto di squadre Friulane La speranza è quella di ben figurare visto l’impegno e i sacrifici fatti da tutti, le ragazze in primis che percorrono centinaia di chilometri in occasione delle varie sedute di allenamento; ogni anno però c’è l’incognita delle Rappresentative avversarie dì cui non se ne conosce il potenziale se non affrontandole. La rosa finale sarà composta di venti giocatrici dai quattordici ai ventitré anni e quest’anno l’aspettativa è tanta visto che son due anni che non riusciamo ad accedere alla fase finale, che ci ha però visti vincitori nel 2015 in Lombardia proprio contro la squadra di casa: in quell’occasione abbiamo collezionato l’ottavo titolo a livello nazionale".

La riforma dei campionati in atto a partire dal prossimo anno può aumentare il livello di competitività del calcio femminile nella nostra regione e in Italia? Cosa va migliorato più profondità secondo Lei?

"La riforma dei Campionati di serie A e B che vedrà il nuovo format già dalla prossima Stagione Sportiva 2018/2019, con gironi di 12 squadre per la serie A e per la serie B e la creazione di quattro gironi interregionali da 12/14 squadre, vuole essere in armonia con le direttive ed i programmi della Federazione soprattutto in relazione al coinvolgimento dei club professionistici. Con il “restringimento” dei campionati maggiori per creare presenza e qualità, in termini di maggiore professionalità (Serie A e B), e la creazione di un Campionato Interregionale nel quale, ci dovrebbe essere un contenimento dei costi di gestione (iscrizioni e trasferte), il livello di competitività, a mio avviso, potrà crescere. Considerando che il Campionato di Serie Interregionale consentirà, quindi, alle società di potere maturare un’ esperienza organizzativa, strutturale e sportiva per permettere la partecipazione in termini di maggiore preparazione ai campionati di Serie A e B eliminando, peraltro, il problema delle regioni con evidenti carenze organiche, perché in tali casi si opererà per favorire la presenza ai Campionati di Serie C di regioni vicine. Ricordiamoci che al momento il Calcio Femminile in Italia fa parte della LND e ci auguriamo che a breve si possa aprire una breccia che consenta a queste nostre ragazze, appassionate di Calcio, di approdare nel mondo del professionismo. Nel Veneto si stanno attivando tutti per far crescere il Calcio Femminile, dagli Organi Federali alle Società Professionistiche maschili, ma non bisogna dimenticare le Società “Storiche” di Calcio Femminile che in questi anni hanno avuto il coraggio di continuare a mantenere alto il livello qualitativo, vedi la presenza nelle due massime categorie di ben 9 Club, ma soprattutto grazie alla nostra base formata delle Società Regionali (Serie C e D) che con grandi sacrifici, operando nel volontariato, permettono di mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo per questo Sport. Non ultimo ricordiamoci che andranno migliorate le strutture perché senza impianti i Club sono in difficoltà, difficoltà che però sono abbondantemente compensate dalla voglia di fare da parte di tutti quelli che vogliono bene al Calcio Femminile".

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