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Il primo amore non si scorda mai: Vinny Del Negro torna a Treviso per l'Eurocamp

Alle spalle un lungo passato come giocatore ed allenatore NBA, ma anche una parentesi in Benetton Treviso che lo ha reso l'idolo di migliaia di tifosi trevigiani. Vinny Del Negro ci racconta in esclusiva il suo ritorno a Treviso

TREVISO Vincent Joseph Del Negro, abbreviato in Vinny Del Negro, non ha bisogno di molte presentazioni per gli appassionati di pallacanestro trevigiana.  L'ex playmaker nativo di Springfield ha infatti giocato in maglia Benetton Treviso dal 1990 al 1992, contribuendo alla vittoria del primo storico scudetto e formando assieme a Toni Kukoc una delle coppie più forti mai viste in Europa. Al termine della sua fantastica esperienza a Treviso, ritornò in NBA dove giocò ben sei stagioni nei San Antonio Spurs pre Tim Duncan. Al termine della sua carriera come giocatore, ha intrapreso l'avventura di Coach, allenando i Chicago Bulls di Derrick Rose dal 2008 al 2010 senza troppe luci, e i Los Angeles Clippers della ditta Chris Paul-Blake Griffin, con i quali ha centrato i playoffs per due annate consecutive (2011-12; 2012-13).  Nonostante viva stabilmente negli Stati Uniti, Vinny è legatissimo alla città di Treviso e alla famiglia Benetton, che nelle due annate trevigiane lo ha accolto e trattato come un figlio. Prima o poi però i grandi amori ritornano e in questi giorni, in occasione della quindicesima rassegna dell'Adidas Eurocamp, Vinny è tornato a Treviso per tenere un discorso motivazionale ai giovani più promettenti del panorama europeo. Quale miglior occasione per riabbracciare vecchi compagni di squadra, dirigenti e amici Trevigiani?

Noi di Treviso Today lo abbiamo intercettato mentre si avviava verso il Maggior Consiglio, hotel in cui alloggia in questi giorni, e gli abbiamo fatto qualche domanda. Gustatevi qui di seguito la nostra intervista. 

La carriera di Vinny Del Negro

Vinny, che sensazione provi nell'essere tornato a "casa" dopo molto tempo?

 È fantastico. Io amo Treviso, è stato bellissimo parlare ai ragazzi del Camp oggi, tutti i giocatori provenienti da diverse parti d'Europa stanno lavorando duramente. Oggi sono andato a pranzo con il Signor Benetton (Gilberto, ndr) ed è stato un momento commovente, è un grande uomo e la sua famiglia è speciale.

Cosa hai detto di preciso ai ragazzi oggi?

Gli ho detto di lavorare duramente, di tenere la giusta prospettiva sulle cose e chiaramente ho dato qualche consiglio tecnico, giocare ad alti livelli richiede un grande sforzo, per questo è importante trovare la giusta organizzazione.

Ieri sera invece sei andato a cena con i tuoi ex compagni di squadra, tra cui Vazzoler e Iacopini, com'è andata?

Beh, rivedere i miei vecchi compagni di squadra è stato altrettanto speciale. Erano diversi anni che non tornavo a Treviso, quindi abbiamo colto al volo l'occasione per passare un po' di tempo assieme prima del mio ritorno negli Stati Uniti.

Hai allenato i Bulls e i Clippers, ci sono possibilità di rivederti su una panchina NBA a breve?

Penso di sì. Attualmente in America sono spesso in TV per l'NBA, se ci sarà la giusta occasione allenerò di nuovo. Magari una franchigia che ha bisogno di ritrovare il feeling con la vittoria, quindi in piena ricostruzione.

Infine, una previsione per queste NBA Finals. LeBron James e i Cavs  possono rimontare anche quest'anno dal 3-1?

Non penso, Golden State resta in controllo nonostante abbia subito troppi punti nella sconfitta in gara-4, mi aspetto che i Warriors vincano gara-5 in casa e di conseguenza il titolo, riscattando la sconfitta dello scorso anno". 

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