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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Due giovani trevigiani in partenza per il Mongol Rally aiutano gli ospedali dell'Ulss 2

Luca Mattiuzzo e Giacomo Cavasin hanno deciso di donare all’associazione “Per mio figlio Onlus” oltre 500 euro di quanto fino ad oggi raccolto per il viaggio verso l'Asia

Non sanno ancora se riusciranno a partire per la loro straordinaria avventura, il Mongol Rally, gara automobilistica non competitiva a scopo di beneficenza, ma Luca Mattiuzzo e Giacomo Cavasin, due giovani di Treviso, non demordono e continuano i preparativi. Nel frattempo, consapevoli della grave emergenza sanitaria Covid-19 in corso e spinti dall’affetto per la loro città, hanno deciso di donare oltre 500 euro di quanto fino ad oggi raccolto per il viaggio, che dovrebbe partire a luglio, all’associazione “Per mio figlio Onlus” impegnata nel sostegno agli ospedali trevigiani dell’Ulss 2.

“La finalità del Mongol Rally – ricordano i due avventurieri “fora de testa” (da qui Outsidemind.it, il loro sito) – è quella di raccogliere fondi a favore di Cool Earth, l’Ong che protegge le foreste pluviali in via di estinzione, combatte il riscaldamento globale, difende gli ecosistemi e dà lavoro alle popolazioni locali. Ciò che facciamo, quindi, è per beneficenza. E in questo momento ci sembrava giusto aiutare chi sta combattendo in prima linea a salvare vite umane”.

Luca e Giacomo, salvo rinvii decisi da “The Adventurist”, l’associazione organizzatrice del Mongol Rally, lavorano per farsi trovare pronti il 18 luglio a Winchester (GB) dove è fissata la partenza di un viaggio di 27 mila chilometri (andata e ritorno), lungo 23 paesi, con 9 visti d’ingresso e 6 fusi orari, a bordo di una Fiat Panda diretti verso la tappa finale Ulan Ude, in Siberia. Ogni team potrà scegliere qualsiasi tragitto per raggiungere la meta e avrà solo poche e semplici regole da rispettare: donare almeno 1000 sterline in beneficenza, utilizzare un’automobile più vecchia di 10 anni e con massimo 1200cc di cilindrata, senza usufruire di navigatori e autostrade.

“Può sembrare contradditorio utilizzare un’autovettura vecchia per promuovere il messaggio di salvare il mondo, ma – spiegano i due che nella vita fanno il web designer (Luca) e lo studente di ingegneria meccanica con passione per la stampa 3D (Giacomo) – l’unico carburante che avremo sempre a disposizione sarà la benzina, e quindi non è possibile utilizzare altri mezzi, come quelli elettrici, e non ci sono neppure infrastrutture che consentano di muoversi in bici o a piedi. Il Mongol Rally è una gara di mobilità lenta: l’unica alternativa sarebbe stata l’aereo, molto più costoso e soprattutto inquinante”. Chi volesse sostenere l’avventura di Luca e Giacomo al Mongol Rally 2020 può versare il proprio contributo sul conto corrente Iban DE37100110012629103541 – Luca Mattiuzzo - BIC: NTSBDEB1XXX, specificando nella causale se “contributo per il team Outsidemind” o “donazione per Cool Earth”.

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