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Sport Castelfranco Veneto

Mondiali di ciclismo: l'alfiere Zalf Gianni Moscon 4° a Richmond

Nel finale il trentino tira la volata a Consonni (Colpack) che chiude 2° nella morsa dei due francesi. Sfortunata la gara invece di Martinelli

CASTELFRANCO VENETO Un grande secondo posto Mondiale con Simone Consonni del team Colpack Dilettanti e tanta, tantissima sfortuna dall'inizio alla fine nella prova in linea U23. Questo il risultato per la Nazionale Italiana nella gara di Richmond (USA), una prova che avrebbe potuto portare anche all'oro con Martinelli se non ci fosse stato uno sfortunato problema al cambio nel momento migliore dell'attacco al gruppo da parte dell'atleta italiano, o ancora una doppietta sul podio con Consonni, poi comunque secondo, e Moscon se anche in questo caso il cambio ed una caduta non ne avessero minato il finale.

LA CRONACA DELLA GARA Leonardo Basso (asolano del Team Brilla Bike) e Davide Ballerini hanno presidiato le prime posizioni del plotone dal primo giro fino al cartello che indicava 10 chilometri alla conclusione, proteggendo l’azione di Davide Martinelli - protagonista del tentativo di cinque atleti che ha caratterizzato la giornata di gara - e tenendo coperti i leader designati per il finale, Consonni e Moscon. “Il mio compito era quello di controllare la situazione in testa al gruppo ed eventuali azioni promosse da atleti pericolosi”, ha aggiunto il trevigiano - “Dal punto di vista personale è andata bene, sono riuscito a stare davanti per tutta la gara, se escludiamo gli ultimi 10 chilometri dove non avevo più energie da spendere. La fuga di Martinelli ci consentiva di restare tranquilli, quindi abbiamo pensato a tenere al coperto Gianni (Moscon) e Simone (Consonni), i nostri leader per il finale”.  L’azione di Martinelli, José Luis Rodriguez (Cile), Eddie Dumbar (Irlanda), Oleg Zemlyakov (Kazakhistan) e dell’argento della prova a cronometro Maximilian Schachmann (Germania) si è esaurita quando mancavano due giri alla conclusione. Martinelli ha provato a distanziare i battistrada nel terzultimo passaggio sull’ascesa di Libby Hill, dovendo però desistere a causa di un problema al cambio. Una volta tornata la situazione di gruppo compatto, è partito in contropiede il danese Soren Kragh Andersen, ma anche la sua azione è stata stoppata dal plotone in vista dell’ultimo giro. A 7 Km dalla conclusione Martinelli ha promosso un altro tentativo di fuga, con gli altri azzurri a fare buona guardia nelle prime posizioni del gruppo. In prossimità dello strappo di Libby Hill la nazionale belga è riuscita a chiudere, innescando però una caduta all’inizio del tratto in pavé che ha costretto Moscon a mettere il piede a terra. 

A quel punto, la Francia ha sferrato l’attacco con Turgis e Ledanois (nuovo Campione del Mondo) con quest’ultimo protagonista dell’allungo decisivo a 3 km dal traguardo. Alle spalle del transalpino, la Nazionale Italiana ha provato a chiudere con Moscon e Consonni, ma la rimonta del velocista azzurro si è fermata a un passo dal sogno iridato. “Il finale era molto insidioso, la curva che portava allo strappo in pavé purtroppo è costata la gara a Gianni quando era in buona posizione per sferrare l’attacco”, ha concluso Basso, “Non è andata come volevamo ma è stata un’esperienza indimenticabile vissuta all’interno di un gruppo fantastico. Ringrazio il CT Amadori per la fiducia e tutto il Team Brilla: Ivan (Parolin) e Gian Pietro (Forcolin) sono venuti fin qui a sostenermi, dopo tutto quello che hanno fatto per me in questa bellissima stagione. E’ comunque un secondo posto che brucia, in primis a Simone (Consonni) che è andato a un passo dalla maglia iridata, ma a tutti noi che abbiamo dato il massimo per riportarla in Italia dopo 13 anni”. E' invece ancora una prova segnata dalla sfortuna, quella mondiale di Gianni Moscon, senza dubbio uno dei più brillanti in gruppo. Il trentino della Zalf Euromobil Désirée Fior che ha corso dall'inizio alla fine con grande attenzione, viaggiando sempre nelle primissime posizioni del gruppo, infatti, è stato attardato nel momento decisivo, proprio mentre il francese Leadanois ha sferrato l'attacco vincente, da una caduta di un concorrente belga che lo ha costretto a sfilare il piede dal pedale e da un piccolo problema al cambio sul  tratto in pavè reso molto scivoloso dalla pioggia. Da segnalare infine anche la top ten, con l'ottavo posto finale, dell'argentino Lucas Gaday del Team Unieuro Wilier Trevigiani.

All’inizio dello strappo è caduto un belga davanti a me, l’ho evitato, ma il piede mi è uscito dal pedale. Ho perso qualche secondo e mi sono ritrovato nella pancia del gruppo" racconta con un pizzico di rammarico, Gianni Moscon. "Sono riuscito a tornare tra i primi, ho visto che avevo Simone (Consonni, ndr) alla ruota e sono partito a tutta. Alla fine della salita, sul rettilineo d'arrivo, eravamo ancora in tre; a quel punto ho continuato a tirare convinto che Simone ce l’avrebbe fatta.” A Gianni Moscon resta comunque un quarto posto al traguardo che conferma la bontà della sua prova sul tracciato di Richmond e che certifica il suo valore in vista dell'ormai imminente approdo al Team Sky con cui correrà la stagione World Tour 2016. "Abbiamo preparato questo appuntamento per mesi e abbiamo portato Gianni al via del mondiale con una condizione straordinaria. Purtroppo il mondiale è una corsa di un giorno e quel piccolo imprevisto ai piedi dello strappo più impegnativo ha fatto la differenza" ha commentato il team manager della Zalf Euromobil Désirée Fior Luciano Rui che subito dopo la gara si è complimentato telefonicamente con il proprio atleta "Gianni nel finale, mettendosi al servizio di Consonni ha dimostrato quanto vale, non solo come atleta ma anche come persona. Ci dispiace, perchè tra Ponferrada e Richmond avremmo potuto festeggiare altre due maglie iridate e invece ci dobbiamo accontentare di un quarto posto ma il suo Mondiale, tutta la Zalf Euromobil Désirée Fior, lo ha vinto consegnando un altro ragazzo di talento come Gianni, integro, al mondo del professionismo che conta. E' questa la nostra missione, la svolgiamo da oltre trent'anni e continueremo a farlo con la certezza che si tratta di filosofia vincente".

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