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Treviso si prepara alla seconda gara di Coppa Italia contro Nervesa

La squadra, però, arriva un pochino incerottata e priva di qualche elemento per cause burocratiche, il mister: "Presto per i confronti"

TREVISO — Archiviata la gara con l'Istrana, l'A.C.D.Treviso si appresta ad affrontare la seconda gara di Coppa Italia contro il Nervesa e stando ai risultati del primo turno è già una sfida che conta. Una vittoria di una delle due contendenti significherebbe qualificazione quasi matematica, un pareggio rimanderebbe tutto all'ultimo turno. "Entriamo nel clima che piace a me, una sfida che ha un suo valore e la posta in palio piuttosto alta – commenta Mister Tentoni -. Soprattutto a livello psicologico, imporsi in un campo difficile come il Gipo Viani sarebbe un'ulteriore iniezione di fiducia per i ragazzi, che comunque hanno affrontato con lo spirito giusto la gara con l'Istrana e quindi sono certo che a livello di approccio, non ci saranno problemi nemmeno contro la squadra di Mr. Andretta".

La squadra, comunque, arriva un pochino incerottata e priva di qualche elemento per cause burocratiche. "Fortunatamente in questi giorni gli acciaccati hanno recuperato quindi Pilotto,Shaban e Marangon sono abili e arruolati e a loro si aggiunge  il rientro di Ton dopo il turno di squalifica e per Cissè è arrivato l'ok dalla federazione. – continua -Le assenze certe sono quelle di  Viteri, che ha problemi con il transfert, Minto e Lazzari non sono guariti, mentre Tiberio Granati è ancora sotto cura di antibiotici”.

Il match segue la gara contro Istrana. Una partita dopo la quale, nonostante la vittoria, qualcuno ha storto il naso. "Mi sembra troppo presto per fare dei confronti, tanto più che abbiamo disputato cinque gare ma solo una ufficiale. Io credo che qualcosa di buono lo abbiamo espresso perchè difficilmente le vittorie arrivano per caso – conclude il Mister - . Mi permetto di affermare che se la squadra fosse al 100% dopo un mese di preparazione mi preoccuperei e immagino che questo ragionamento lo facciano anche gli allenatori di Istrana o Nervesa per esempio.  Io da uomo di sport accetto le critiche, quelle però che hanno un fondamento, un costrutto e uno sfondo intelligente e non tendenziose o atte a denigrare un lavoro che è appena cominciato. Premesso questo, concludo dicendo che ci sono squadre che sono state costruire per vincere, ma nessuna di queste esce allo scoperto. Il gioco è semplice : nascondersi dietro al Treviso. Se la mia squadra a fine anno conquistasse il campionato si griderebbe alla normalità, se lo perdesse allora le squadre attrezzate si prenderebbero anche il merito di averci battuto. Tutto troppo comodo...”
 

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