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Il velodromo di Spresiano prende forma: la Pessina Costruzioni posa la prima pietra

In base alla convenzione-concessione, i lavori dovrebbero concludersi a gennaio 2020, in tempo per la preparazione delle Olimpiadi di Tokyo (dal 24 luglio al 9 agosto 2020)

SPRESIANO S’è tenuta sabato mattina a Spresiano la posa della prima pietra del nuovo velodromo. La struttura sarà il più grande impianto ciclistico italiano al coperto, con caratteristiche di categoria 1, secondo la normativa UCI, con una capacità fino a 6.000 posti a sedere. All’evento hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Federciclismo Renato Di Rocco e quello del Credito Sportivo italiano Andrea Abodi, oltre a Massimo Pessina, Presidente delle Pessina Costruzioni, azienda che realizzerà il Velodromo e lo gestirà per i prossimi 50 anni.

Il velodromo potrà ospitare manifestazioni di livello superiori quali Campionati del Mondo e Olimpiadi. Diciotto i mesi previsti per la realizzazione dell’opera dall’accordo tra la Federazione Ciclistica Italiana e la Pessina Costruzioni, dopo i 9 mesi dedicati alla progettazione. In base alla convenzione-concessione, quindi, i lavori dovrebbero concludersi a gennaio 2020, in tempo per la preparazione delle Olimpiadi di Tokyo (dal 24 luglio al 9 agosto 2020).

Posa prima pietra al velodromo di Spresiano



Per il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco: ”Il ciclismo su pista italiano ha dimostrato in questi anni che quando può lavorare in una struttura efficiente è in grado di regalare spettacolo e portare lustro e medaglie allo sport italiano, come accaduto anche ai recenti Campionati di agosto, sia assoluti che delle categorie giovanili. Per questo motivo, sono particolarmente orgoglioso oggi di assistere alla posa della prima pietra e al via ufficiale dei lavori per la realizzazione di un impianto moderno, in grado di ospitare gli allenamenti dei nostri atleti e grandi manifestazioni. Il mio sincero augurio è che i lavori terminino in tempo per rifinire la preparazione per Tokyo e di avere così, entro breve, due impianti coperti efficienti e funzionanti. Sarebbe una bella eredità lasciata allo sport italiano, resa possibile attraverso il lavoro, l’impegno e la perfetta sinergia tra Istituzioni, Federazione e privati. Ringrazio, per questo, tutti coloro che si sono adoperati per rendere possibile questo”.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Questa è un’opera che abbiamo voluto fortemente da tantissimi anni. Dopo tante vicissitudini siamo riusciti ad arrivare a questa giornata storica per il ciclismo italiano e per il Veneto, terra d’eccellenza per questo sport. Mi prenoto già per l’inaugurazione, nella convinzione che questo Governo tra 16-18 mesi ci sia e io possa tornare ad inaugurarlo come Sottosegretario, dopo averlo visto nascere, quando era solo un semplice emendamento presentato dai deputati veneti nelle varie sessioni di bilancio che ho seguito negli anni quando ero solo il Presidente della Commissione". Per il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Oggi a Spresiano parte una bella sfida. Questa terra sta aspettando da decenni il Velodromo. Un punto di partenza per tutti i ciclisti e gli appassionati di questo sport. Noi siamo la Regione che ha più iscritti in Italia, la più ciclistica d’Italia, qui il ciclismo è passione popolare. E qui ci sono tutte le condizioni per realizzare un’opera di eccellenza, l’unica e la più grande in Italia di questo livello, pronta ad ospitare i Mondiali e le Olimpiadi”.

Presidente del Coni Giovanni Malagò: “In Italia abbiamo un disperato bisogno di impianti. Per avere dei campioni a livello mondiale servono gli impianti, come serve una casa per avere una famiglia. Questo velodromo sarà il luogo ideale per far allenare, crescere e maturare i campioni del domani. E già per Tokyo 2020 abbiamo delle grandissime opportunità e quindi prima entra in funzione il Velodromo di Spresiano meglio è per lo sport italiano. Se pensiamo a quello che è riuscito a fare lo sport italiano con gli impianti che abbiamo adesso, quando avremo una struttura come quella che verrà costruita qui c’è solo da sognare”. Il Presidente del Credito Sportivo italiano Andrea Abodi: “Questo di Spresiano può essere un esempio virtuoso anche per tutte le altre discipline sportive su come fare un impianto del futuro con gli strumenti finanziari nuovi ed innovativi. La Federciclismo è stata lungimirante nell’immaginare prima e realizzare una soluzione di questo genere che consentirà di realizzare un’opera unica nel suo genere in Italia. E come Credito sportivo siamo orgogliosi di aver partecipato e di aver aiutato a dare impulso e vita, così come la nostra banca da sessant’anni ha fatto per quasi venticinquemila impianti ed iniziative sportive”.

Massimo Pessina, Presidente delle Pessina Costruzioni: “Noi siamo orgogliosi come impresa di essere protagonisti di un’iniziativa unica nel suo genere in Italia. Questo sarò il primo Velodromo che verrà costruito in project financing nel nostro Paese. Il velodromo di Spresiano verrà costruito e gestito dal nostro Gruppo per i prossimi 50 anni. E per noi una sfida in cui ci siamo, costruiremo e rimarremo qui per molti anni. Per questo vogliamo costruire prima e bene per poi gestirlo sempre meglio. Grazie anche all’impulso di un geniale imprenditore come Remo Mosole faremo grandi cose qui alle Bandie, in questo parco che è un vero gioiello per tutti gli sportivi”. Il progetto prevede la costruzione di un Velodromo con 6.055 posti per spettatori paganti (cat.1A). L’area, di proprietà della ditta Mosole Spa, ha una superficie pari a 89.236 mq. In sede di gestione il concessionario dovrà concedere l’uso gratuito dell’impianto alla Federazione Ciclistica italiana per un periodo di 150 giorni l’anno, garantendo la presenza del personale e dei servizi necessari per l’utilizzazione, nonché la disponibilità gratuita per l’intero anno solare di locali ad uso ufficio e magazzini così come specificato nelle condizioni della convenzione. L’area è facilmente accessibile da ovest (Vicenza, Verona, A4), da sud (Venezia), da est (Friuli Venezia Giulia) e da Nord (Belluno). Inoltre la futura Pedemontana Veneta avrà la propria uscita a 500 m dall’area di progetto.

 
DATI IN SINTESI


Durata della concessione: 50 anni.
Durata della costruzione: 2 anni
Inizio dei lavori: luglio 2018
Valore dell’opera: 28,8 mln
Superficie area: 90.000 mq
6.000 posti a sedere
Superficie verde: 22.000 mq

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