Fatale un malore, forse un ictus, che lo ha colpito mercoledì scorso durante una riunione, venerdì la morte al Ca' Foncello. Ex ferroviere, nel 1977 è stato il padre di una realtà di cui era ancora vicepresidente. Lascia la moglie Bruna e il figlio Michele
Ingrid Bisa, Marica Fantuz, Mirco Badole e Raffaele Baratto: Federico D'Incà fa l'appello e lancia la sfida ai candidati del centrodestra nei collegi uninominali bellunesi e della Marca. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle, candidato alla Camera nel collegio plurinominale di Belluno e Treviso, chiede ufficialmente agli uninominali del centrodestra di aderire a una serie di confronti pubblici. “Vorrei conoscerli, mi farebbe davvero piacere confrontarmi con loro davanti ai cittadini sui temi di questa campagna elettorale – spiega D'Incà – e sui programmi che il Movimento 5 Stelle e la loro coalizione propongono al Veneto e ai veneti”. “Chiamatelo guanto di sfida, oppure confronto all'americana – continua il deputato – in fin dei conti voglio solo confrontarmi con Ingrid Bisa, con il sindaco di Meduna di Livenza Marica Fantuz, con il sindaco di San Gregorio nelle Alpi Mirco Badole e con Raffaele Baratto. Non mi sembra di chiedere molto”. “Lascio a loro – sottolinea D'Incà – la scelta del luogo e dell'ora dei confronti. Chiedo solo una cosa, che gli incontri si svolgano prima del quattro di marzo. Sarebbe un peccato che facessero i fantasmini e si sottraessero a questa proposta. Io sono qui e aspetto, e ogni giorno ricorderò alla popolazione se qualcuno di loro si sottrarrà al confronto”
“Assistiamo ad una crescita terrificante del 530 % in più in 7 anni, è un dato che deve essere il pensiero fisso di un ogni istituzione locale ma che invece sta passando inosservato"