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Olimpiadi delle Dolomiti, D'Incà: "Opportunità per collegare aree con volontà autonomista"

Le parole del deputato del Movimento 5 Stelle Federico D'Incà...

Le Olimpiadi delle Dolomiti sono una grande opportunità per collegare aree del Paese che hanno una comune volontà autonomista. A dirlo è il parlamentare veneto del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà: “Le Olimpiadi delle Dolomiti sono una grande opportunità per il nostro Paese – commenta il deputato del Movimento 5 stelle – possono essere fatte assolutamente a bassissimo impatto ambientale con strutture già esistenti e quindi possono comportare costi molto minori rispetto a tante altre possibilità e a tante esperienze olimpiche fatte nel passato nel nostro Paese e nel mondo”. 

“Possiamo riutilizzare opere già presenti sul territorio, ad esempio le piste dei Mondiali di Cortina 2021 e le infrastrutture già esistenti – interviene D'Incà – abbiamo la possibilità di portare a termine una grande opera che dimostri quanto le Dolomiti devono essere viste come una grande area vasta. Da questo punto di vista l'opera più importante da realizzare potrebbe essere l'anello ferroviario delle Dolomiti, con la parte di anello basso tra Primolano e Feltre e la parte alta tra Calalzo e Dobbiaco”. 

“Le Olimpiadi sono anche una grande opportunità con la quale finalmente collegare insieme aree del nostro Paese che hanno una comune volontà di avere un'autonomia ben definita – prosegue il deputato pentastellato – finalmente in questa maniera si potrà avere un rafforzamento di quella che può essere l'autonomia del Veneto e del bellunese e avvicinarla sempre di più a quella del Trentino Alto Adige. Una grande occasione per collegare i territori limitrofi e svolgere una visione di insieme che possa dare un nuovo slancio delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, che sono un simbolo inimitabile della bellezza del nostro Paese a livello mondiale”.

“Credo siano una grande opportunità sia le Olimpiadi delle Dolomiti sia quelle di Torino, città amministrata dal Movimento 5 Stelle – conclude D'Incà – Entrambe le proposte permettono il riutilizzo di strutture già esistenti che necessitano solo un semplice riammodernamento. In tal modo l'organizzazione della competizione olimpionica può essere portata a termine con un costo assolutamente minore e senza le cattedrali nel deserto che abbiamo già visto in altre occasioni”.

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