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Un cantiere da 600 giorni per Santa Bona Vecchia: via più larga e tombinata

Interventi di messa in sicurezza idraulica e non solo: nuovi alberi e otto attraversamenti rialzati...

A distanza di un anno esatto dall'Assemblea Pubblica del 2017, quando l'Amministrazione Comunale si era confrontata con la cittadinanza sul vecchio progetto di messa in sicurezza di via Santa Bona Vecchia, oggi il Comune di Treviso presenta ai residenti ed ai fruitori del quartiere di Santa Bona il nuovo progetto che interesserà presto l'area. Lo scorso 20 febbraio del 2017, infatti, i cittadini avevano sollevato numerose osservazioni in merito al vecchio progetto, datato ormai 2007 e che l'Amministrazione comunale presentava - in una versione rimodulata - alla valutazione dei residenti: troppe le criticità che le operazioni non avrebbero risolto, lasciando ugualmente compromessa la sicurezza idrica della zona.

“Quello che mi preoccupò allora, ascoltando i cittadini di Santa Bona – racconta Marina Tazzer, assessore alla riqualificazione dei quartieri del Comune di Treviso – fu la fragilità idraulica in cui la zona versava, e versa ancora oggi. Il progetto di allora, infatti, non aveva fatto i conti con i più grandi esperti delle problematiche di un quartiere: i residenti. Una semplice tombinatura del fosso, ad esempio, risultava del tutto insufficiente a contenere le esondazioni generate dagli eventi meteorici più intesi. Santa Bona richiedeva un intervento ben più importante, completo, strutturale. L'indomani, ci siamo allora attivati con il Genio Civile. Certo, spenderemo di più, ma in questo modo spenderemo meglio, anche per le future generazioni di residenti”.

“Ringrazio i tecnici e l'assessore Tazzer per l'impegno e il lavoro svolto in quest'anno – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – il cantiere di via Santa Bona Vecchia è partito un anno fa con un'azione partecipata promossa dall'amministrazione comunale. La messa in sicurezza di questa strad'a non solo rappresenta un intervento richiesto a gran voce dai cittadini, ma è anche stato costruita per essere quanto più aderente possibile alle reali esigenze del territorio. Il cantiere stesso è stato pensato tenendo presente le esigenze dei residenti, sia in materia di viabilità che per quanto riguarda i problemi che si verificano a seguito di particolari eventi meteorici, con una viabilità alternativa che servirà a rendere agevole gli accessi. Anche questo è stato un importante pezzo dell'attività svolta dall'assessore e dagli uffici che, con la collaborazione del Genio civile, hanno portato a compimento un pregevole progetto”.

Ca' Sugana ha allora iniziato a lavorare ad un progetto ben più articolato e complesso, in concerto con i tecnici del Genio Civile, che hanno richiesto uno studio idraulico del bacino afferente, per individuare la portata della rete dei fossati esistenti, ampliare e risagomare gli invasi realizzati nelle immediate vicinanze, progettare la fognatura nera e realizzare o riposizionare i sottoservizi interessati dagli interventi. Non solo. L'Amministrazione ha ascoltato e posto rimedio a molte delle preoccupazioni emerse nell'assemblea pubblica del 2017: non un centimetro di proprietà verrà più espropriato, verrà rifatto completamente l'acquedotto, verrà rimessa a posto la fognatura bianca sul lato ovest, verranno ripiantumati gli alberi rimossi durante i lavori, verranno messi in sicurezza, oltre ai carrai e ai passaggi ciclopedonali, anche incroci con via Verine, via Capitelle e via Cornaino. Infine, verrà potenziata tutta l'illuminazione della zona, grazie a lampioni a led a risparmio energetico.

Un'opera completa e finalmente sensibile alle reali necessità del territorio: i lavori, che inizieranno nel giugno di quest'anno dopo le regolari procedure di assegnazione degli incarichi, dovrebbero terminare entro il Natale del 2019. Il cantiere dovrebbe durare, infatti, 600 giorni e verrà suddiviso in otto tratte operative, organizzate in dieci fasi di intervento, garantendo la costante e regolare circolazione delle vetture per tutto il periodo. Sono infine state anche individuate alcune zone adibite a parcheggio provvisorio per i residenti, quando il cantiere renderà difficoltoso l'accesso dei veicoli alle proprietà. In totale la spesa ammonterà ad 4.180.000 euro, di cui  618 mila euro in capo ad ATS.

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