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Alla scoperta della città "dipinta", un tour di seicento affreschi a portata di smartphone

Una banca dati degli affreschi della Treviso Urbs Picta accessibile a studiosi, turisti e cittadini...

La Fondazione Benetton Studi Ricerche mette in rete, a disposizione della città di Treviso (dove questo centro studi è nato nel 1987 e ha sede tuttora), dei suoi abitanti e dei suoi visitatori, degli studiosi e di tutti gli appassionati e curiosi di arte e storia, la banca dati della ricerca collettiva che conduce, dal 2011, su “Treviso urbs picta”, per l’identificazione, lo studio, la salvaguardia e la valorizzazione condivisa di quel bene comune rappresentato dalle facciate dipinte all’interno della cinta muraria della città di Treviso, realizzate dal XIII secolo in avanti, decorazioni murali e relativi edifici, esistenti oggi ma anche andati distrutti e ormai solo raccontati dai documenti.

Complementare e strutturalmente legata al volume Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune, a cura di Rossella Riscica e Chiara Voltarel (edizione 2017, distribuito in libreria dal coeditore Antiga) ora disponibile anche in inglese - Treviso urbs picta. Frescoed facades of the city from the 13th to the 21st century: knowledge and future of a common good (aprile 2018) - questa banca dati offre la possibilità di attraversare in modo interattivo la mappa del centro storico di Treviso, e di visualizzare facilmente (sia da computer sia da dispositivi mobili, dal tablet al telefono) la posizione di tutti gli edifici catalogati che rechino affreschi e altre decorazioni, testimoniate dalla campagna fotografica e dalle fonti bibliografiche e documentarie raccolte.

A ogni edificio (all’11 aprile 2018 i censiti sono 614) è dedicata una scheda articolata, che raccoglie immagini, descrizioni, dati storici e stilistici, indicazioni sullo stato delle decorazioni e molto altro. Come ogni banca dati online non può che essere in evoluzione. Le modalità di accesso ai dati sono varie e intuitive: oltre che il codice numerico attribuito a ogni edificio (si veda la mappa a stampa allegata al volume), sono le cartografie della città (6 diversi supporti, dal catasto napoleonico del 1811 all’ortofoto attuale) a guidare il “navigatore” alla scoperta degli affreschi.

Inoltre 20 diversi filtri di ricerca, variamente accorpabili tra loro, consentono di visualizzare rapidamente edifici accumunati da fattori storici, architettonici, attestazioni nei catasti e decorazioni caratterizzate da temi comuni, colori dominanti, differenti stati di conservazione… I collegamenti, tra i dati della ricerca su edifici, affreschi e documenti e le cartografie, consentono di interrogare il sistema e ottenere “mappe tematiche” utili alla conoscenza di un patrimonio tanto straordinario quanto precario. La geolocalizzazione di ogni testimonianza facilita chiunque viva, lavori, attraversi temporaneamente il centro storico di Treviso, o se ne occupi per ragioni di studio e di passione, nell’individuazione degli affreschi e nella scoperta della storia e della memoria collettiva che essi testimoniano.

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