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Venerdì, 19 Aprile 2024
Animali

Animali feriti o abbandonati: ecco cosa fare e chi chiamare

Tutte le informazioni utili ad affrontare il problema

Tra luglio e settembre vengono abbandonati ogni giorno diverse centinaia di animali. Le campagne di sensibilizzazione si ripetono di anno in anno, ma nonostante questi sforzi sono ancora troppe le persone che abbandonano. Le giustificazioni? Sempre le stesse: costi troppo alti, impossibilità di gestirlo o di portarlo con sé in vacanza.

Nessuna di queste scuse ha senso. Inoltre, questi comportamenti hanno conseguenze penali: si rischiano multe salate che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro, e l’arresto fino ad un anno.

Purtroppo, solo una piccola percentuale degli animali abbandonati trova accoglienza nelle strutture messe a disposizione dalle associazioni di volontariato, e, anche se accolti da persone amorevoli, il trauma dei maltrattamenti e dell’abbandono li segnerà per sempre.

Non è raro incontrare un animale abbandonato lungo l’asfalto, una situazione che spaventa e può far trovare impreparato chiunque. Vediamo quindi come è meglio comportarsi per aiutare i pet in difficoltà senza commettere errori.

Se si trova un cane o un gatto ferito:

Bisogna avvicinarlo sempre, se le condizioni lo permettono, con grande cautela e calma. In mancanza di un numero di pronto soccorso specifico e pubblico per animali feriti, ce ne dovrebbe essere uno per ogni canile pubblico, è necessario rivolgersi al Servizio Veterinario dell’ASL di competenza territoriale se l’animale non è di proprietà (in questo caso l’affidatario dovrà rivolgersi al suo medico veterinario). I Servizi Veterinari delle ASL devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.
Il medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di assistenza previsto dall’art. 16 del codice deontologico veterinario: “Il Medico Veterinario ha l´obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza”.
Specifiche locali
Il numero 118 fornisce assistenza indiretta per cani o gatti feriti solamente in alcune regioni / province / comuni.

Se si trova un animale selvatico in difficoltà:

La fauna è patrimonio indisponibile dello Stato e questa funzione è esercitata anche tramite le Regioni-Province Autonome e le Province. Sono queste ultime che devono avere in proprio un Centro o avvalersi dell’attività di terzi, per il recupero di questi animali.
Quindi, nel caso in cui si trovi un animale selvatico in difficoltà, bisogna contattare la Polizia Provinciale competente per territorio, oppure il Corpo Forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515, che vi metterà in contatto con la stazione del Corpo Forestale più vicina al luogo di ritrovamento.
Per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamare i Vigili del Fuoco al numero nazionale 115.
Se l’animale selvatico è in mare chiamare la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto al numero nazionale 1530 che per cetacei e tartarughe è in collegamento con strutture di ricovero e cura.
Se l’animale selvatico è considerato pericoloso, oltre a un forza di Polizia si deve chiamare il Servizio Veterinario ASL.

Se si vede abbandonare un animale:

L'abbandono di animali è un reato.
Chi abbandona un animale commette un reato e in base alla Legge 189/2004 che ha riformato l'articolo 727, prima parte, del Codice Penale, può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un'ammenda sino a 10.000 euro.
Se assisti a un caso di abbandono fai sentire la tua voce, e denuncia alle autorità giudiziarie (Carabinieri / Polizia di Stato / Corpo Forestale dello Stato / Polizie Locali) i colpevoli.
Qualora non siano noti, raccogli tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell'abbandono (numero di targa, ecc.).

Se si vede un animale maltrattato:

Raccogliere il più possibile prove (comprese foto, video, documenti, testimonianze, ecc.) per comprovare il maltrattamento e denunciarlo in forma scritta presso una Forza di Polizia (Corpo Forestale dello Stato 1515, Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Guardia di Finanza 117, Polizie locali (Municipali-Provinciali) chiamando il centralino di Comune o Provincia) ai sensi di uno o più articoli del Codice Penale come introdotti dalla Legge 189/2004.
Per porre fine al maltrattamento, se in corso e prosegue, chiedere l’intervento urgente anche solo telefonicamente (che dovrebbe essere accompagnato da un atto da parte delle Forze di Polizia intervenute di sequestro penale dell’animale ai sensi del Codice di Procedura Penale.

Se si trova un cane vagante (non ferito)

E’ necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore apposito).
In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, ai sensi delle leggi regionali che hanno recepito la Legge quadro nazionale n. 281/1991 sulla Tutela degli Animali d’affezione e la Prevenzione del randagismo, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario dell’ASL.
La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.
Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza - pubblica o privata convenzionata - competente per territorio ovvero al canile municipale o al canile convenzionato con il Comune sul cui territorio è stato ritrovato il cane.
Potrà in seguito essere la struttura a predisporre un affidamento provvisorio (in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento) ovvero, dopo i tempi stabiliti dalla Legge, un futuro affidamento definitivo.
Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente, per evitare un possibile incidente automobilistico, la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato (113) o, per le strade urbane, la Polizia Locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

Se si trova un animale domestico in difficoltà

Valgono le indicazioni fornite per il cane vagante ma per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli, ecc.) chiamare i Vigili del Fuoco al numero nazionale 115.

Se si trova un gatto vagante (non ferito)

L’iter da seguire è analogo a quello del ritrovamento del cane vagante (non ferito), ma è necessario appurare con la massima attenzione che il gatto sia stato effettivamente smarrito o abbandonato e non sia membro di una colonia felina o semplicemente un girovago a passeggio.

Attenzione: a differenza del cane, il gatto non ha obbligo di iscrizione all’anagrafe e quindi non deve avere un contrassegno di riconoscimento. Solo i gatti che hanno il “Passaporto europeo per animali domestici” devono avere obbligatoriamente un microchip.

Come approcciare

Il primo pensiero è quello di mettere in salvo l’animale, ma il più delle volte non sappiamo cosa fare di preciso. L’importante è seguire alcune regole. Dobbiamo renderci conto che i cani e i gatti abbandonati sono animali impauriti, per questo nel momento in cui ne incontriamo uno, dobbiamo avvicinarci lentamente.

Visto che il pet è smarrito e diffidente, la nostra presenza viene avvertita come un pericolo da cui difendersi. Quindi meglio andargli incontro con calma, assumendo una posizione accucciata. Mettendoci alla loro altezza non si sentiranno prevaricati, e si fideranno di noi.

Se il cane o il gatto si lasciano avvicinare possiamo dargli dell’acqua e del cibo. Non solo è un modo per fornirgli le prime cure, ma può essere un’occasione per fargli capire che non vogliamo fargli del male.

Una volta avvicinato e tranquillizzato, possiamo chiamare la Polizia Locale, il servizio veterinario dell'ASL, o l'Ente Protezione Animali (Enpa). Quando sarà stato recuperato, nel caso del cane, sarà portato in una struttura adeguata, dove rimarrà in osservazione per circa 10 giorni. Trascorso questo periodo, se il legittimo proprietario non verrà rintracciato, potrà essere adottato.

Cosa fare se il pet non si lascia avvicinare

Può succedere che il cane o il gatto non si facciano toccare. In questo caso, per non farli scappare, meglio non avvicinarci e chiamare direttamente gli enti qualificati. Lo stesso vale se vediamo un cane abbandonato in autostrada, non dobbiamo mai fermarci con la macchina perché possiamo mettere in pericolo la nostra e la sua vita. L’unica cosa da fare è avvertire la polizia locale descrivendo il più possibile l’aspetto fisico del quattro zampe e la zona in cui lo abbiamo avvistato.

I numeri per le emergenze a Treviso

Ho trovato un cane abbandonato, cosa posso fare per soccorrerlo?

CHIAMA IL 118 E FATTI PASSARE IL SERVIZIO VETERINARIO DELL'ULSS A CUI APPARTIENE IL COMUNE DEL RITROVAMENTO (7-8-9)
oppure se sei in orario diurno puoi chiamare uno dei seguenti presidi:
- ULSS 9: CANILE SANITARIO – Via Fossa – Merlengo di Ponzano – telefono 0422/480268
- ULSS 8: SERVIZI VETERINARI – Via Monte Val Bella, 21 – telefono 0423/22778 o 0423/22780
- ULSS 7: SERVIZIO RECUPERO CANI RANDAGI – OSPEDALE CITTA' DI CONEGLIANO – telefono: 0438/33566

SE TROVI UN ANIMALE SELVATICO IN DIFFICOLTA': CONTATTARE IL CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) DELLA PROVINCIA DI TREVISO AL NR. 3204320671, tempestivamente, e chiedi cosa fare, senza prendere iniziative che potrebbero risultare dannose o anche fatali per l'animale.

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