rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Animali

Migrazione degli anfibi trevigiani: cercasi rospista

Come diventare volontari, sono gli ultimi giorni per vivere questa particolare esperienza nella natura

All'inizio di ogni primavera, gli anfibi si destano dal letargo e, a decine di migliaia, migrano in massa verso i corsi d’acqua per deporvi le uova. Per farlo, devono attraversare strade anche molto trafficate finendo in gran parte schiacciati dalle automobili.

Purtroppo i volontari sono in difficoltà e anche quest’anno lanciano un appello a tutti coloro a cui sta a cuore la conservazione dell’ambiente, con la solita richiesta d’aiuto nell’affrontare questa “emergenza ambientale” poiché, per farvi fronte i “Rospisti” di sempre sono assolutamente insufficienti e urgono rinforzi.

Sono gli ultimi giorni della migrazione e chi volesse condividere questa entusiasmante ed impagabile esperienza può chiamare il 347.5931683 (anche WhatsApp) o inviare mail a: info@nova-era.191.it e sarete ricontattati.

L’opera di salvataggio, attorno ai Laghi di Revine, è iniziata nel lontano 2003 e finora sono stati salvati oltre 270mila esemplari. L’operazione da compiere è semplicissima, è sufficiente percorrere il lato strada e raccoglierli prima che raggiungano la carreggiata, riporli in un secchio e liberarli al lato opposto della strada. Il periodo del salvataggio, a seconda del meteo, inizia all’incirca a metà/fine febbraio e si protrae per circa 3-4 settimane. L’azione è compiuta ogni sera dai volontari, appositamente equipaggiati, ed inizia da poco dopo il tramonto e si protrae per c.a. 2/3 ore.

La classe di vertebrati più minacciata a livello globale sono gli anfibi: rane, rospi, tritoni, salamandre, stanno scomparendo. Per questo sono considerati animali da proteggere da importanti normative: la Convenzione di Berna, Legge Regionale Veneta. Da molti anni, per far fronte alle lacune nell’applicazione della Direttiva per la salvaguardia degli anfibi, in tutta Italia vengono organizzate importanti azioni di conservazione attiva, come quelle effettuate dai volontari.

Tra le cause del della scomparsa di questi citiamo cementificazione, pesticidi, bonifiche, inquinamento di aria e acqua, l'immissione di animali alloctoni. Un'ulteriore causa, l'unica in cui come volontari riusciamo a intervenire direttamente, è quella degli investimenti causati dal traffico stradale.

Al termine dell'inverno, infatti, molte specie di anfibi si risvegliano dall’ibernazione (una sorta di letargo che li aiuta a superare i rigori dell’inverno) e si spostano verso i luoghi in cui andranno a deporre le uova: stagni, laghi, pozze, piccole raccolte d’acqua.

Questi spostamenti, che avvengono prevalentemente dopo il crepuscolo e spesso assumono le caratteristiche di una vera e propria migrazione di massa, sono spesso intercettati da piccole o grandi strade. Da cui il problema degli investimenti, che ogni anno miete migliaia di vittime. Non solo, ma pensiamo anche allo schiacciamento di una sola rospo femmina: non significa uccidere un unico esemplare, ma condannare anche i potenziali nascituri.

Cercasi volontari 2021-2

L'associazione per la tutela degli anfibi ricorda che l’area dei Laghi è sottoposta a vincolo Comunitario essendo considerata come S.I.C. (Sito d'Importanza Comunitaria) e per tale motivo la salvaguardia ambientale è una priorità assoluta.

Inoltre, a febbraio 2010 è stato siglato il protocollo per l’istituzione del parco naturale regionale denominato “Laghi di Revine Lago e Tarzo”. Tuttavia, a oggi i due Comuni hanno adottato solo il Piano ambientale, per tutto il resto è indispensabile la nascita dell’Ente di gestione che, a distanza di oltre un decennio, non si è ancora costituito. Sarebbe da realizzare dei sottopassaggi per mettere in sicurezza gli anfibi (cosa che nel resto d’Europa è in essere da decenni) ma, la mancanza dell’Ente di Gestione pesa anche dal lato economico poiché non ha la possibilità di accedere ai fondi dei progetti Life dell’Unione Europea visto che il parco è un sito della “Rete Natura 2000” e tutelato a livello comunitario in base alle direttive “Habitat e Uccelli”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migrazione degli anfibi trevigiani: cercasi rospista

TrevisoToday è in caricamento