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Celebrato a Treviso il 207° annuale della fondazione dell'Arma dei carabinieri

Nell'ultimo anno i tratti distintivi dell’azione delle 41 Stazioni Carabinieri della provincia sono stati l’informazione, il supporto e la vicinanza ai cittadini

Ricorre oggi il 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Per la provincia di Treviso, stamane alle ore 10 a Palazzo Zuccareda, prestigiosa sede del Comando Provinciale, l’evento, tenuto conto della contingente situazione sanitaria nazionale, ha visto la deposizione di una corona d’alloro da parte del Comandante Provinciale, Colonnello Gianfilippo Magro, con il Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, presso la targa in onore del Tenente Medaglia d’Argento al Valor Militare Luigi Giarnieri, a cui è intitolata la caserma, ubicata al piano terra del palazzo, con la resa degli Onori ai caduti da parte di un Picchetto d’Onore.

E’ stato un anno di straordinario impegno in cui i carabinieri del Comando Provinciale di Treviso si sono spesi quotidianamente nei servizi operativi su strada e nel dialogo con la cittadinanza presso le Caserme e attraverso il 112. I tratti distintivi dell’azione delle 41 Stazioni Carabinieri della provincia sono stati l’informazione, il supporto e la vicinanza ai cittadini. Proprio per garantire controllo del territorio e prevenzione, specie in questo momento storico di difficoltà collettiva, sono state tenute aperte tutte le Stazioni presenti sul territorio della Marca.

Durante la pandemia, la limitata mobilità ha ridotto i reati di strada quali furti e rapine che i Carabinieri della Marca Trevigiana continuano a contrastare. La pandemia ha visto un incremento delle truffe in particolare quelle telefoniche e online. Per questo, i Carabinieri delle Stazioni hanno svolto non solo servizi preventivi sul territorio ed indagini ma anche un’azione di informazione sui rischi correlati. L’Arma trevigiana guidata dal Comandante Colonnello Gianfilippo Magro è fortemente impegnata a contrastare spaccio e consumo di stupefacenti, questo nell’ottica di tutelare dalle droghe la salute dei nostri concittadini in particolare i più giovani. Tant’è che numerosi sono stati gli interventi delle Stazioni e delle Compagnie per eliminare i punti di spaccio presenti sul territorio.

Nell’ultima annata, sono state riprese dalla cronaca, alcune attività condotte a termine dai Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso riguardanti l’impegno quotidiano e la lotta alla criminalità. A Casier, ad agosto, una pattuglia ha tratto in salvo un uomo caduto nelle acque di un fossato. I Carabinieri di Vittorio Veneto nel mese di luglio e quelli di Treviso nel mese di maggio appena trascorso, sono intervenuti su gruppi di giovani, tra cui minorenni, resisi autori di azioni predatorie ai danni di commercianti e privati. Nel mese di maggio, a Roncade, i militari dell’Arma sono stati impegnati nel settore dello sfruttamento in agricoltura dando seguito a dei provvedimenti cautelari. Nel mese di febbraio, con mandato di cattura internazionale, sono state arrestate 3 persone attive in Provincia nella commissione di furti e rapine con la tecnica dell’abbraccio.

A novembre è stato assicurato alla giustizia, in collaborazione con la Questura, l’autore della bomba al “PAM” di Treviso e, nel giugno 2020 sono stati fermati i componenti di un gruppo criminale dedito ad assalti con esplosivo in danno di banche e uffici postali del Centro-Nord Italia. A tal proposito, il Comandante della Legione Carabinieri “Veneto”, Generale di Divisione Fabrizio Parrulli, in una visita di cortesia tenuta lo scorso 4 giugno con le Autorità locali, ha premiato, presso Palazzo Zuccareda,  alcuni Carabinieri del Comando Provinciale distintisi in operazioni di servizio.

 La cerimonia a Roma

Anche quest’anno le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di celebrare l’evento con la solennità del passato, ma si è preferita una simbolica cerimonia, svolta all’interno della Caserma intitolata al Cap. De Tommaso, sede della Legione Allievi Carabinieri, alla quale ha preso parte un ridotto numero di Autorità. La mattinata si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri da parte del Comandante Generale Gen C.A. Teo Luzi, e dei Presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma, che hanno reso omaggio ai Caduti.

Successivamente, alla Legione Allievi Carabinieri, davanti a uno schieramento in formazione ridotta composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda e da un Reparto in armi, il Comandante Generale si è rivolto a tutti i carabinieri e agli ospiti presenti ricordando la vicinanza dell’Arma al Paese in questo difficile momento segnato dalla pandemia che ha comportato la perdita di 30 carabinieri, mentre oltre 12mila sono rimasti contagiati. “Nessuna delle 5.500 Stazioni carabinieri ha cessato le proprie attività”, ha sottolineato il Gen. Luzi, evidenziando l’esempio concreto dell’originaria vocazione dell’Istituzione, che si ritrova nelle Regie Patenti del 1814 (suo atto di nascita) e sancisce la missione dell’Arma volta a garantire “il buon ordine e la pubblica tranquillità … per contribuire alla maggiore felicità dello Stato”. “La felicità dello Stato – ha continuato il Gen. Luzi - è un concetto che appartiene all’Arma da sempre – tanto antico quanto attuale – giunto sino ai nostri giorni intatto, per evocare il legame tra i cittadini e i 'propri' carabinieri”.

Il Comandante dell’Arma ha poi voluto rivolgere l’attenzione al futuro presentando un’Arma che oggi guarda al rilancio del Paese attraverso la tecnologia e la transizione ecologica. “C’è una sicurezza da migliorare attraverso la tecnologia e una sicurezza da preservare nonostante la tecnologia - ha ribadito il Gen. Luzi - L’impegno dell’Arma sarà sempre più rivolto allo spazio virtuale. Per imprimere efficienza a tutti i servizi, a vantaggio dei cittadini, ma anche per contrastare l’uso ostile della rete da parte della criminalità, enormemente cresciuto durante la pandemia. I Carabinieri sono – per struttura e per capacità – la polizia ambientale, determinati a svolgere un ruolo decisivo a tutela dello sviluppo sostenibile, anche per iniziative internazionali di 'diplomazia ambientale', mettendo a disposizione di altri Paesi le competenze, davvero uniche, del comparto forestale”.

Un ricordo particolare è stato rivolto dal Vertice dell’Arma al carabiniere Vittorio Iacovacci, proditoriamente ucciso in Congo unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio. Concreta dimostrazione della silenziosa fedeltà dell’Istituzione alla Nazione che vede ogni militare mantenere fede al proprio giuramento. Da 207 anni i carabinieri sono al fianco degli italiani, con le Stazioni e Tenenze territoriali, a cui si affiancano, con indissolubile sinergia, le Stazioni Forestali e i Reparti Speciali che consentono la tutela e la salvaguardia della popolazione in ogni aspetto: dalla salute all’ambiente, dalla tutela della normativa del lavoro a quella del patrimonio culturale, fino al contrasto al terrorismo. Gli interessi della collettività sono costantemente tutelati da uomini e donne che, guidati dai valori dell’Arma e dalla vocazione alla salvaguardia del prossimo, hanno scelto di intraprendere la vita militare.

Nel riconoscere l’importanza e come segno di vicinanza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al Generale Luzi, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani all’Arma, sottolineando come essa “si è adoperata, attraverso tutte le sue articolazioni, per contrastare l’emergenza sanitaria che ha condizionato così significativamente la vita del Paese negli ultimi 15 mesi.” Il Capo dello Stato ha evidenziato come sono risultate “…preziose le specifiche competenze del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e il rilievo dell’operato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro che ha contribuito al rispetto delle misure precauzionali anti Covid-19, favorendo la ripresa delle attività produttive in un’adeguata cornice di sicurezza per la salute dei lavoratori”.

Il Ministro della Difesa, nel prendere la parola durante la cerimonia, ha posto l’attenzione alla circostanza che, anche nella fase di uscita dalla crisi economica e sociale, l’Arma costituirà sicuro punto di riferimento quale Istituzione a presidio della legalità … confermando la tradizione di coraggio, dedizione e sacrificio che ha caratterizzato la sua storia al servizio del Paese. L’On. Guerini, dopo avere evidenziato i brillanti risultati operativi conseguiti quale frutto di una incrollabile passione e di una costante attenzione all’adeguamento della presenza sul territorio a vantaggio delle aree maggiormente colpite da fenomeni di illegalità, ha proseguito ricordando come l’Arma, sin dalle sue origini è stata percepita non solo come una componente dello Stato, ma come lo Stato stesso tra i cittadini.

Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, ha ricordato che “I Carabinieri, attraverso il servizio di prossimità, espressione della capillare articolazione territoriale delle Stazioni, rappresentano il punto di riferimento per i cittadini”, facendo emergere che l’Arma “operando in ambito interforze e inter-agenzia risulta perfettamente integrata nello strumento militare. Essa vanta un ampio ventaglio di capacità che supportate dal bagaglio della propria tradizione, le consentono di concorrere pienamente a tutte le attività della Difesa in Patria e all’Estero”.

Nel corso della celebrazione, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi ha consegnato alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Fedele custode dei diritti garantiti dalla Costituzione, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Comando per la Tutela del Lavoro, con eccezionale senso di abnegazione, offriva prova di straordinario impegno e ammirevole dedizione nel garantire il rispetto delle norme poste a salvaguardia dei rapporti d’impiego, delle prestazioni d’opera e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Impegnato in complesse attività di controllo e investigative, il Reparto conseguiva risultati di assoluto rilievo nel contrasto allo sfruttamento illecito delle maestranze e all’odioso fenomeno della tratta degli esseri umani. Le peculiari capacità professionali maturate nel tempo e le affinate metodologie d’intervento permettevano al Reparto di affermarsi anche all’estero come autorevole modello di riferimento, riscuotendo ovunque l’ammirazione dell’opinione pubblica, delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali. Territorio nazionale ed estero, 1926 – 2020”. Un riconoscimento molto importante che inorgoglisce l’Arma che già nel 1926 aveva creato un apposito Reparto Speciale - il primo tra tutti - a tutela della dignità e sicurezza del lavoro.

Nel proseguo della cerimonia la vedova del V.Brig. Mario Cerciello Rega ha ricevuto dal Ministro dell’Interno, alla presenza del Ministro della Difesa, la Medaglia d’Oro al Valor Civile, tributata alla memoria del militare, assassinato a Roma il 26 luglio 2019. Successivamente, il Ministro della Difesa ha consegnato al Ten. Massimo Andreozzi la Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma per la determinazione e il coraggio dimostrati nel corso di un intervento volto a far desistere un uomo con intenti suicidari avvenuto a Mira (VE) il 09 luglio 2020. Consegnato anche il Premio Annuale a sei Comandanti di Stazione, a sottolineare il ruolo nevralgico che queste realtà capillarmente diffuse in tutta Italia, svolgono in favore dei cittadini.

Il 5 giugno ricorre anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1971. Per la circostanza e per ricordare i 160 anni dell’Unità d’Italia è stato organizzato uno spettacolare e originale concerto della Banda Musicale dell’Arma sulla piana di Castelluccio di Norcia, di fronte al “Bosco Italia”, la cui forma richiama i contorni della Penisola.

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