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Sabato, 20 Aprile 2024
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Montebelluna, al via l’abbattimento di 95 alberi malati

Le operazioni, affidate alla ditta Tegetes, sono iniziate in questi giorni e avranno un costo di circa 28mila euro. Dal prossimo autunno in città saranno piantati 200 nuovi alberi autoctoni

Mercoledì 9 marzo a Montebelluna è iniziato l'abbattimento di ben 95 alberi malati presenti in città. Si tratta di un’operazione decisa dall’amministrazione comunale sulla base degli studi scientifici affidati ad agronomi attraverso una campagna specifica di verifica e censimento iniziata già nel 2019 e proseguita nel 2020 e nel 2021.

Ogni pianta è stata identificata, localizzata (tramite gps), misurata, valutandone lo stato di salute. Gli alberi sono stati divisi in classi che vanno dalla A (senza problemi) a D (da abbattere). Secondo i dati aggiornati dell’ultimo censimento sono state localizzate 1340 piante appartenenti a 100 specie diverse (predominanza di platani e carpini) in 35 aree e 25 strade. Delle piante analizzate la maggioranza non presenta problemi (circa 1080 in classe A e B) ed alcune necessitano almeno di una nuova verifica tra due anni (circa 200 in classe C). Nell’operazione è stata inclusa anche la potatura di 4 piante. Le operazioni di abbattimento, affidate alla ditta Tegetes, avranno un costo di circa 28mila euro e andranno avanti per alcune settimane. Gli abbattimenti riguarderanno alberi collocati in diverse aree del comune di Montebelluna. Il prossimo autunno il Comune procederà con la messa a dimora di 200 nuove piante autoctone  in aree idonee in modo che si possano sviluppare armoniosamente e senza limiti. Questo nuovo intervento sul verde, segnerà un cambio di passo perché saranno utilizzate piante di qualità superiore, coltivate in vaso e già adulte.

I commenti

Spiega il vicesindaco e assessore all’ecologia, Claudio Borgia: «La scelta è stata quella di procedere con uno studio specifico in modo che la scelta sugli alberi da conservare, quelli da monitorare e quelli da abbattere avesse fondamenta scientifiche anche perché una pianta, come tutti gli esseri viventi, ha un suo ciclo di vita cioè nasce, cresce e muore. E’ emerso che circa 90 alberi risultano pericolosi per la pubblica incolumità e per cui scatta necessariamente anche la responsabilità da parte del Comune di non esporre i cittadini a inutili rischi».

Conclude il sindaco, Adalberto Bordin: «Trovarsi di fronte alla necessità di abbattere degli alberi, per un’amministrazione non è mai piacevole ma in alcuni casi è inevitabile, è l’unica soluzione per garantire la sicurezza e l’incolumità di cose e persone. Montebelluna da anni sta dimostrando una grande attenzione al verde e all’ecologia con azioni mirate a favorire la sostenibilità ed il ripopolamento degli alberi: ne sono la prova i circa 800 alberi piatati grazie all’iniziativa “Un albero per ogni nato” ma anche l’adesione alla campagna regionale “Ridiamo un sorriso alla Pianura Padana” grazie al quale i nostri cittadini hanno potuto ottenere nuove specie da piantumare nel territorio. Oltre a questo non posso non sottolineare l’imponente lavoro che stanno portando avanti in città e anche nella tradotta i volontari di "Fare natura onlus". Questo per dire che, a fronte di questi 95 alberi che verranno abbattuti perché gravemente malati, molti altri stanno popolando la città e altrettanti prenderanno il loro posto nel prossimo futuro sulla base di un progetto di ripristino che stiamo elaborando, come peraltro avvenuto anche qualche mese fa con la piantumazione di una settantina di alberi al posto di quelli abbattuti all’inizio del 2020».

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