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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Vittorio Veneto

A Vittorio Veneto il Raduno Triveneto degli Alpini: una festa di pace e amicizia

Ecco il Raduno delle penne nere nella Città della Vittoria e della Pace. Appuntamento quindi dal 15 al 17 giugno prossimi, per un evento che onorerà al massimo il Centenario

VITTORIO VENETO “Ci siamo impegnati con una grande squadra, lavorando quasi due anni e cercando di progettare al meglio un grande evento”. Francesco Introvigne, il presidente del comitato organizzatore del Raduno triveneto alpino del 3. Raggruppamento, il Triveneto,  non nasconde alla vigilia dell’Adunata alpina una certa preoccupazione. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ma la coscienza di aver lavorato con certosina applicazione c’è. “Vivere intensamente e spenderci gratuitamente per i nostri valori è la nostra mission, - assicura - e dal 15 al 17 giugno prossimi vogliamo proporre alla città,  che potrà viverle insieme a noi, tre giornate diverse di questo importante appuntamento, con tutti gli eventi”.

Ecco dunque il Raduno delle penne nere nella Città della Vittoria e della Pace. Raccontato in 170 mila copie delle guide distribuite nel Triveneto e arrivate a casa degli associati attraverso il periodico l’Alpino, mentre la sezione ne ha inviate tremila ad altrettante famiglie del territorio per informare nei dettagli, con cartine e programma, cosa significa un raduno alpino, e ulteriori 15mila distribuiti nei paesi e locali pubblici. Un evento reso possibile dalle amministrazioni di Vittorio Veneto e del territorio della sezione, con il supporto determinante del comando di polizia locale per le nuove normative in tema di sicurezza, e ovviamente degli sponsor che hanno dato una mano concreta e determinante. Non sarà sfuggito a chi ha visitato la città in questo periodo che nel centro della città e precisamente nel cuore dei giardini pubblici proprio di fronte al Municipio da circa due mesi si erge una bellissima installazione: un grande nastro tricolore che riproduce la doppia V protagonista del logo del Raduno, emblema di “Vittoria” e della città “Vittorio Veneto". 

Il programma si suddivide in tre giornate:

VENERDI’ 15 – E’ l’apertura: al mattino dopo l’alzabandiera in piazza del Popolo, la presentazione del  libro di Laura Simeoni: “Presenti! Muli e altri animali protagonisti della grande guerra” nella sala di rappresentanza. Poi la fiaccolata della memoria. Dal Memoriale del Bosco delle Penne Mozze degli alpini Caduti della Provincia di Treviso a Cison di Valmarino, dove sull’albero del ricordo saranno apposte le ultime cinque foglie ancora mancanti delle sezioni Trivenete, partirà la fiaccola che convergerà a Vittorio Veneto, assieme a quelle che, a orari scaglionati partiranno da Miane, Cordignano, Cappella Maggiore e Fadalto, con la posa della pietra della memoria ai vari Monumenti ai Caduti dei 19 gruppi sezionali. Accenderanno insieme il fuoco della memoria, il cui braciere rimarrà acceso fino al termine in piazza del Popolo. Poi spettacolo teatrale  in piazza Minucci con l’accademia Da Ponte e i tre cori sezionali.

SABATO 16 – Si riunirà il Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANA nella sala consiliare, sarà il primo dopo il rinnovo delle cariche.  Il pomeriggio di sabato è dedicato alle cerimonie e ai saluti ufficiali. Dopo l’inaugurazione della cittadella militare al park multipiano di piazza Medaglie d’Oro nella sala civica del museo della Battaglia in piazza Giovanni Paolo I il consiglio comunale e la città conferiranno all’Associazione Nazionale Alpini la cittadinanza onoraria. “Ci fa sentire parte viva di questa comunità” osserva il presidente Introvigne. Nella vicina cattedrale tutti parteciperanno alla santa messa officiata dal Vescovo Corrado Pizziolo, e quindi la parte importante, rievocativa: una prima sfilata da piazza Giovanni Paolo I a piazza del Popolo, sul percorso storico dell’entrata delle truppe in città dopo la vittoriosa battaglia.

DOMENICA 17 – Con la presenza di decine di migliaia di penne nere, famigliari e amici, che potranno raggiungere agevolmente la città dal casello autostradale di Vittorio Veneto Sud da dove sono state predisposte corsie preferenziali per arrivare all’ammassamento,  usufruendo anche delle stazioni ferroviarie di Soffratta (a 100 metri dalla zona ammassamento) e Centrale, sarà il grande giorno della sfilata da via Galilei, a partire dalle sezioni estere, a quelle più lontane, e via via fino alla sezione locale, lungo i 2.100 metri del percorso. Al termine ci sarà in piazza del Popolo, con una suggestiva cerimonia, il passaggio della Stecca alla sezione Carnica, che prenderà il testimone per organizzare nel 2019 il Raduno Triveneto a Tolmezzo accompagnati dai saluti dei sindaci dei due comuni.

IL CONTORNO – Come ogni festa che si rispetti per il Raduno Triveneto il comitato organizzatore ha pensato a diversi momenti, leggeri e culturali, in un mix che sarà proprio per tutti i gusti. A Palazzo Todesco  in piazza Flaminio sono aperte ben tre mostre: sculture di guerra dell’artista Pacori, quella sulla Medaglia d’oro al Valor Militare di Alessandro Tandura a cura del nipote Alessandro Valenti, giornalista e scrittore, e delle Stampe Antiche europee. I tre piani di palazzo Todesco sono stati presi d’assalto con migliaia di visitatori negli scorsi fine settimana. Nei tre giorni dell’adunata il pieno è garantito. Venerdì sera notte verde a Serravalle, dalle 21: il musical in piazza Minucci dal titolo “Anna, matta di guerra”; alle 21.30 un piazza Medaglie d’Oro ci saranno i Goliardika.

Sabato 16 alle 20.45 al Teatro Da Ponte la Fanfara congedati della Brigata Cadore, e in contemporaneo nelle chiese cittadine i concerti dei 15 cori partecipanti al Raduno provenienti da tutto il Veneto. Quindi la Notte Bianca con fanfare e bande impegnate in concerti itineranti per la città. Alle 23.45 ritrovo per tutti in piazza del Popolo per cantare insieme l’Inno nazionale, il Canto degli Italiani. In centro città numerosi stand enogastronomici, e negozi, forniranno il necessario supporto ai radunisti, insieme ai locali cittadini che rimarranno aperti per l’occasione.

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