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Aeroporto: Treviso invia nuove osservazioni al Ministero dell'ambiente

In risposta alle integrazioni formulate da Enac Aertre nei giorni scorsi, il comune trevigiano ha proposto nuove osservazioni al Ministero in merito al futuro dell'aeroporto Canova

TREVISO In attesa dell'incontro con Enac - richiesto il 20 aprile ma non ancora fissato - per discutere delle ipotesi sulle nuove rotte di decollo, nelle scorse ore il Comune di Treviso ha inviato al Ministero dell'Ambiente le osservazioni alle integrazioni formulate da Enac Aertre, nell'ambito della procedura di Via - Valutazione di impatto ambientale- del piano aeroportuale 2030 dell'aeroporto Canova.

Le nuove osservazioni, che si aggiungono  a quelle inviate nel luglio dello scorso anno, ribadiscono che la Via deve avere come base di valutazione la soglia dei 16.300 movimenti  totali annui, soglia  stabilita dal Ministero medesimo nel 2007, e non quella dei movimenti del 2015, ben superiore a tale numero. Quanto alle ipotizzate nuove rotte di scalo su Treviso, che il piano aeroportuale statuisce in numero di 10 al giorno per alleggerire l'abitato  di Quinto  dal rumore causato dall'attività dell'aeroporto, le osservazioni  confermano la contrarietà  rispetto a tale scelta. In primis perché non migliora la situazione acustica ma la ripartisce sui due comuni, di Quinto e di Treviso, interessando  quartieri (S. Maria del Sile, S. Zeno, S. Lazzaro e S. Antonino) abitati da oltre sedicimila persone. Ed inoltre in quanto la partenza degli  aeromobili dalla testata 07, che avviene dopo la percorrenza della  pista per due chilometri e mezzo, determina un incremento delle emissioni inquinanti nell'atmosfera.

Quanto alla viabilità, le osservazioni del Comune di Treviso ribadiscono l'assoluta mancanza di specifici studi idonei: la situazione dell'accessibilità si è aggravata nel tempo in relazione all'abnorme incremento del numero dei passeggeri, più che decuplicati dal 2000 al 2017. Proprio in relazione a tale fattore viene ribadita la necessità del potenziamento del trasporto pubblico ed in particolare della reazione di un sistema di trasporto rapido su sede propria, del tipo people mover, che colleghi l'aerostazione  con la stazione ferrovia e quindi con il centro città. Previsione contenuta nel Piano degli Interventi adottato a marzo dal Consiglio comunale. E su tale realizzazione è determinante il ruolo dell'ente gestore aeroportuale, che non può limitarsi a fare cassa con i parcheggi lasciando agli enti territoriali  oltre ai vincoli urbanistici causati dalla sola presenza dell'intera struttura aeroportuale, l'onere finanziario di garantire un'efficace ed efficiente modalità di trasporto pubblico. Ineludibile è inoltre la realizzazione, in tempi brevi, del sottopasso pedonale della Noalese, tale da connettere l'aerostazione con i parcheggi a nord garantendo la sicurezza dei passeggeri nel superamento della barriera stradale.

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