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Malore fatale in casa, Alessandro perde la vita a 33 anni

Cso Django in lutto per la scomparsa di Alessandro Greguoldo, ex attivista del gruppo Ztl Awake. Il giovane è morto a Parma, dove si era trasferito per lavoro. Disposta l'autopsia

Una tragedia improvvisa ha colpito in queste ore gli attivisti del centro sociale Django di Treviso: Alessandro Greguoldo, militante del collettivo Ztl Awake, è stato trovato senza vita nella sua casa di Parma. Aveva 33 anni.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso", il decesso sarebbe avvenuto lunedì 9 gennaio. Greguoldo si era trasferito a Parma per lavoro, avendo intrapreso una promettente carriera nell'animazione 3D. Dopo la laurea a Milano e il master alla scuola di animazione Big Rock a Roncade, il 33enne aveva trovato lavoro all'H7-25 Studio di Parma, lavorando come freelance a decine di produzioni e spot prestigiosi, dagli ultimi film della Marvel ("Thor - Love and Thunder"), passando per spot pubblicitari e show di Netflix. Era il 2015 quando Alessandro era stato protagonista di un brutale pestaggio neofascista in Piazzetta Monte di Pietà. All'epoca studiava fuori sede a Milano, tornato a Treviso per salutare alcuni amici era stato picchiato selvaggiamente in pieno centro storico da alcuni militanti di estrema destra. Un episodio che aveva fatto molto discutere all'epoca dei fatti e che aveva alimentato in Alessandro il suo rapporto di amore e odio verso Treviso: «Di certo non è mai stata la mia città - scriveva in un testo pubblicato in queste ore dagli attivisti del Cso Django -, non c'ho studiato, non l'ho frequentata particolarmente nè mai apprezzata da quasi nessun punto di vista a parte per la presenza di qualche buon amico e qualche bella osteria. Da quando ho avuto la fortuna di avvicinarmi al collettivo Ztl, la mia visione di Treviso è però completamente mutata, persone che chiamavo gente ora non li chiamo nemmeno amici ma addirittura compagni, persone di cui mi posso fidare ciecamente, meravigliose, con una cultura che a molti invidio e una personalità affascinante sotto ogni aspetto. Persone che hanno risvegliato in me valori che pensavo sepolti, che mi fanno capire giorno per giorno l'importanza di combattere, per se stessi e la collettività, perché è difficile ma non impossibile». Nel 2013 Alessandro era stato candidato alle elezioni comunali con la lista Sinistra Italiana.

Originario di Silea, lascia la mamma Ivana e il fratello Francesco. Proprio i familiari, prima di fissare la data dei funerali, hanno deciso di fare luce sulla scomparsa del giovane, trovato morto in casa. Nelle prossime ore, sulla salma, verrà effettuata l'autopsia per accertare l'esatta causa del decesso. L'ipotesi più accreditata sembra per ora quella del malore fatale, un arresto cardiaco che non ha lasciato al 33enne alcuna via di scampo. Quando Alessandro è stato trovato nel suo appartamento per lui non c'era già più nulla da fare.

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