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Neve e valanghe sui sentieri dolomitici: l'Arpav chiede massima prudenza nelle escursioni

Allarme sia per sabato che domenica e con il rialzo termico previsto da lunedì, oltre i 2500 m di quota saranno possibili distacchi di valanghe lungo i fronti più ripidi dei ghiacciai

TREVISO Le previsioni meteorologiche per le Dolomiti indicano una precipitazione nevosa fra sabato e domenica mattina con apporti complessivi di 15-25 cm di neve a  2500 metri e di 30-50 a 3000 metri. Il limite della neve e della pioggia  potrà, localmente, arrivare a quote inferiori ai 2000 metri nelle Dolomiti settentrionali nella prima mattina di domenica. L’abbassamento della temperatura dell’aria e la presenza di neve e di ghiaccio renderanno temporaneamente, nella giornata di domenica, difficoltosa la percorrenza dei sentieri in quota se non adeguatamente attrezzati. Con il rialzo termico previsto da lunedì, quando tornerà a splendere il sole, oltre i 2500 m di quota, saranno possibili scaricamenti e distacchi di valanghe lungo i fronti più ripidi dei ghiacciai. Il Servizio valanghe ARPAV di Arabba raccomanda la massima prudenza nell'affrontare escursioni e di seguire l'evoluzione del meteo sui bollettini pubblicati nel sito www.arpa.veneto.it.

Inoltre, i Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di Protezione Civile, ha dichiarato dalle ore 8 di sabato 25 agosto alle ore 16 di domenica 26 agosto, per possibili situazioni di criticità idrogeologica dovute a forti temporali lo stato di preallarme (da riconfigurare, a livello locale, in fase di allarme, a seconda dell’intensità dei fenomeni) nei seguenti bacini: VENE-A (Belluno) – Alto Piave; VENE-H (Belluno e Treviso) – Piave Pedemontano; VENE-B (Vicenza, Belluno, Treviso, Verona) – Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; VENE-C (Verona) – Adige-Garda e Monti Lessini; lo stato di attenzione (da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme/allarme, a seconda dell’intensità dei fenomeni) nei seguenti bacini: VENE-D (Rovigo e Verona) – Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige; VENE-E (PD-VI-VR-VE-TV) – Basso Brenta-Bacchiglione; VENE-F (Venezia, Treviso, Padova)– Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna; VENE-G (Venezia e Treviso) – Livenza, Lemene e Tagliamento.

Questa la situazione prevista dall’Arpav: l'avvicinamento di una saccatura di origine atlantica porta una fase di instabilità venerdì 24, con rovesci e temporali da locali a sparsi che interesseranno sia le zone montane, sia la pianura specie in serata. Saranno probabili fenomeni localmente intensi (forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche di vento). Il transito di una saccatura in quota e di un sistema frontale tra sabato 25 e domenica 26 porterà nel fine settimana piogge frequenti e diffuse, anche a carattere di rovescio e temporale localmente intensi, con quantitativi di pioggia anche abbondanti. Fase più significativa tra la sera di sabato e la mattinata di domenica. Da segnalare anche il rinforzo dei venti domenica mattina (specie Prealpi e costa), il calo del limite della neve sulle Dolomiti intorno a 2000 metri sempre domenica mattina e il marcato calo delle temperature sabato e domenica, specie quelle massime.

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