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Gli Alpini chiedono il ripristino della festività del 4 Novembre

Il presidente dell'Ana ha scritto in queste ore al presidente della Repubblica Mattarella per chiedergli di istituire di nuovo le celebrazioni per la fine della Grande Guerra

Il presidente dell’Associazione nazionale Alpini Sebastiano Favero ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, in cui ha chiesto il ripristino della festività del 4 Novembre. Questo il testo completo della missiva:

Illustrissimo Signor Presidente, il 4 novembre del 1918, con la firma dell’armistizio a Villa Giusti, si è concluso uno degli eventi più tragici nella storia d’Italia, che da un lato ha portato alla completa unificazione del territorio italiano, ma dall’altro è costato la vita a centinaia di migliaia di giovani italiani immolatisi sui fronti della Grande Guerra. I nostri Padri già dal 1919 istituirono, nella giornata del 4 novembre, la Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, unendo in questo modo, indissolubilmente, il sacrificio di così tanti uomini in armi e la riunificazione della nostra Nazione. Questa giornata fu decretata Sacra e festiva per consentire a tutti di recarsi nei luoghi della memoria e tributare un doveroso e riconoscente omaggio a tutti i Caduti, là dove anche le più alte cariche dello Stato si sono sempre recate in muto pellegrinaggio e raccoglimento. Poi, nel 1976, un improvvido provvedimento legislativo relegò questo giorno della memoria a celebrazione di second’ordine, aggregandolo alla prima domenica di novembre. Signor Presidente, a nome degli oltre 350.000 Soci ed Amici dell’Associazione Nazionale Alpini, La prego di farsi promotore nel ripristino della festività nella giornata del 4 novembre, ridando la legittima autorevolezza ad una data che rappresenta il sacrificio di tanti italiani in armi, ieri come oggi, e richiama a tutti gli Italiani l’identità in una Patria ed ai suoi valori. Certo che saprà interpretare il nostro sentimento di devozione nei confronti dei nostri Padri che seppero costruire la nostra Nazione, Le porgo i più distinti saluti.

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