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Niente Messe, solo funerali: «La chiesa non è meno sicura di un supermercato»

L'assessore regionale Elena Donazzan raccoglie l'appello della Cei e chiede al Governo di dare il via libera per tornare a celebrare tutte le funzioni religiose nel rispetto delle norme

«Domenica 26 aprile il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, anche a nome dei Vescovi del Triveneto, ha chiesto di tornare presto a celebrare la Santa Messa. Mi unisco al suo appello, e a quello della Conferenza Episcopale Italiana, affinché si torni presto a celebrare la Santa Messa con la partecipazione dei fedeli».

Lo afferma Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto e responsabile nazionale Lavoro e Crisi Aziendali di Fratelli d’Italia. «Vogliamo tornare a Messa e fare l’Eucarestia: è un nostro diritto. Personalmente, anche se non ho mai smesso di pregare in questo periodo, voglio tornare a farlo nella Messa e vivere la mia fede nella comunità: nemmeno durante la guerra si è sospesa l’Eucarestia e neppure durante la peste manzoniana - continua Donazzan, che conclude “altrimenti questo è un regime, che con la giustificazione della sicurezza sanitaria ci vieta di partecipare - in sicurezza - alle Messe, ci vieta di lavorare, di uscire di casa. Il cibo materiale per noi credenti è parimenti importante del cibo dell’anima».

All'appello dell'assessore Donazzan si unisce anche il commento dell'associazione Quartieri vivi e attivi di Treviso. «Iniziamo a preoccuparci seriamente - commenta il portavoce Enrico Renosto ai nostri microfoni - La strada intrapresa dal Governo è una forzatura pericolosa, come sottolineato anche dalla nota della Cei. Chiediamo al più presto di riprendere a celebrare non solo i funerali ma anche le messe e tutte le funzioni religiose nel rispetto delle distanze di sicurezza. Assurda, per quanto ci riguarda, anche la decisioni di celebrare i funerali con un massimo di 15 persone. La decisione andava presa tenendo conto della grandezza delle chiese non con un numero fisso di persone che rischia di escludere i familiari dalla funzione religiosa».

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