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Asilo di San Giacomo: «Il sindaco regoli la questione vigneto»

Mirella Balliana del gruppo consiliare "Rinascita Civica" ed Enrico Padoan di "Partecipare Vittorio" tornano a criticare il sindaco di Vittorio Veneto sull'asilo in Via San Fermo

Il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto, al termine dell'incontro con i genitori dei bambini iscritti all'asilo di San Giacomo, ha anticipato l'ipotesi di poter salvaguardare la continuità operativa dell'asilo in via San Fermo ed al tempo stesso di procedere all'adeguamento sismico dell'edificio, in sinergia con il proprietario dell'immobile (ossia l'Ipab Cesana Malanotti), rinunciando quindi all'ipotesi di trasferimento temporaneo delle attività presso l'istituto Antoniano.

La notizia è stata subito commentata da Mirella Balliana del gruppo consiliare "Rinascita Civica" ed Enrico Padoan di "Partecipare Vittorio" con queste parole: «Non ci interessa festeggiare le retromarce e sottolineare gli errori del sindaco, che in ripetute occasioni pubbliche affermava che "io mio figlio lì dentro non lo metterei": dichiarazioni certo dettate da genuine preoccupazioni, ma che scoraggiavano ulteriormente future iscrizioni e che di fatto miravano a forzare soluzioni tutt'altro che ottimali. Plaudiamo invece, con spirito pragmatico e nella tutela dell'interesse pubblico e sociale, ad ogni soluzione che salvaguardi la sicurezza dei bambini ed il mantenimento del servizio a beneficio della comunità di San Giacomo. A questo proposito, crediamo dunque doveroso continuare a porre l'attenzione sulla questione dell'asilo, ed in particolare,nell'immediato, su alcuni aspetti specifici che meritano di essere posti in rilievo.

Attendiamo che il sindaco comunichi chiaramente i dettagli relativi alla soluzione cui si è giunti insieme al Cesana Malanotti al fine di stabilire a chi spetteranno gli oneri dell'intervento di adeguamento sismico. In data 29 giugno, il sindaco Miatto, dai microfoni della Tenda TV, a proposito della questione del vigneto sorto in zona adiacente all'asilo ed oggetto di oramai note controversie, dichiarava letteralmente: "la questione del vigneto fintanto che non c'è la scuola non è una questione. Ed anche da questo punto di vista però mi dispiace, perché la convenzione che avrei somministrato, e che è pronta, adesso non potrei somministrarla, perché non c'è la scuola, ma ci tenevo che fosse somministrata, perché c'è una sentenza, per cui non si tratta più di pattuirla [con i proprietari del vigneto...] ma al momento non c'è la scuola. Ora la scuola sembra riaprirà presto, ed è giunto il momento dunque di tirare fuori dal cassetto questa convenzione oramai "pronta", visionarla, discuterla, e "somministrarla", nell'esclusivo interesse della salute dei bambini e dei residenti» concludono.

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