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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Asolo, 727 famiglie arrivate in camper nel 2022: «Numeri record»

In crescita nella Città dai Cento Orizzonti il turismo itinerante. Nell'ultimo anno l’area di sosta attrezzata a sud del parcheggio dell’ex ospedale ha registrato l'affluenza più alta dal 2018

Non solo alberghi, pernottamenti, parcheggi a pagamento o biglietti di ingresso ai monumenti e al Museo Civico. Un altro significativo indicatore delle presenze turistiche ad Asolo è rappresentato dall’area sosta camper, meta degli appassionati del turismo itinerante, circondata da verde e ubicata a sud del parcheggio dell’ex ospedale a soli 300 metri dal centro storico asolano. Nel corso del 2022 l’area di sosta è stata utilizzata complessivamente da 727 camper.

È il dato più alto degli ultimi quattro anni, in piena linea con la ripresa degli spostamenti turistici post Covid. Dei 727 camper che sono arrivati nella Città dai Cento Orizzonti, la maggioranza (523) è provenuta dall’Italia. A seguire Germania (106 camper), Austria (31), Svizzera (16), Francia (10), Spagna (5). Non mancano ulteriori Paesi come la Svezia e la Grecia (2 camper) e altri camper singoli provenienti da Finlandia, Scozia eccetera. Il dato del 2022 è superiore rispetto all’ultimo riscontro pre Covid del 2019 (616 camper) e ai dati relativi al 2020 (304) e al 2021 (680). Come area di sosta camper si intende una zona dedicata in cui i camperisti dispongono di allaccio alla corrente elettrica e della possibilità di carico e scarico dell’acqua. Oltre a questo, l’area di sosta di Asolo è munita di tavoli, panche e di un’area grill multi-attrezzata. L’area sosta camper di Asolo è censita tra le migliori non solo della provincia di Treviso ma anche del Veneto da parte delle varie associazioni di categoria, sia di camperisti che di produttori di camper.Parliamo quindi di un servizio di accoglienza che vuole dare una risposta a un’esigenza turistica crescente. Secondo gli ultimi dati, in Europa i turisti itineranti sono circa 20 milioni e si tratta di una tipologia di vacanza che sta diventando sempre più di tendenza.

Il commento

«Diciamo che questo trend è sicuramente positivo, a conferma del turismo post Covid in forte crescita - spiga il sindaco Mauro Migliorini -. Con i camperisti è difficile fare previsioni perché ci sono dei momenti in cui la piazzola è vuota e altri momenti in cui si riempie improvvisamente. Inverno o estate per loro non fa la differenza, arrivano dal Natale alla Pasqua, a Ferragosto oppure quando i ponti festivi lo permettono. È una scelta legata ad un turismo lento, alla disponibilità di tempo e anche al contatto con la natura e alla libertà di muoversi senza tanti vincoli, col benessere regalato dal concedere del tempo a sé stessi e ai propri interessi e passioni - continua il sindaco -. E quindi questa tipologia di turismo si sposa appieno con Asolo Cittaslow e con la volontà che abbiamo e che stiamo spingendo di far conoscere il nostro centro storico, inteso come museo a cielo aperto, invitando a scoprire non solo le bellezze architettoniche e storiche ma anche naturalistiche e paesaggistiche, abbinate alla ricca offerta enogastronomica. Tutta questa offerta che viene data da Asolo sta diventando sempre più attrattiva e noi ne siamo sicuramente ben contenti - aggiunge il primo cittadino -. Siamo attrezzati, e i dati di quest’anno lo dimostrano, per intercettare questa tipologia di turismo, legato alla sostenibilità. Riusciamo così ad attrarre nuovi utenti legandoci alle tendenze e alle buone pratiche europee sul turismo itinerante, che è anche un turismo rispettoso dell’ambiente. I nuovi camper hanno un basso impatto ambientale e non “consumano” territorio. E se pensiamo alla nostra area di sosta, rappresenta uno spazio verde che arricchisce la destinazione turistica accogliendo i viaggiatori nel migliore dei modi. Attraverso le associazioni di categoria e dei produttori di camper - conclude Migliorini -, anche questo è un modo per valorizzare le mete turistiche cosiddette “minori” come il nostro territorio, che però va anche a sostegno dell’economia del territorio stesso. Perché i turisti itineranti desiderano scoprire luoghi poco battuti, “chicche” magari inesplorate, apprezzano la cultura e la ristorazione locale, i prodotti del territorio le eccellenze enogastronomiche e artigianali, contribuendo così al sostegno economico della nostra realtà che è al di fuori dei percorsi turistici più frequentati. E a noi, per la nostra filosofia di Cittaslow e per il fatto di appartenere alla Rete dei Borghi più Belli d’Italia, va benissimo così».

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