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Assalti ai bancomat, la banda dei giostrai fa scena muta davanti al giudice

Janco Major, Naika Gabrieli, Laki Grisetti, Liliano Ferri e Guido Dejan Negro, 25enne hanno scelto il silenzio durante l'interrogatorio svoltosi per rogatoria

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i cinque della banda che ha messo a ferro e fuoco 6 bancomat fra Liguria e Toscana, a Empoli, Pistoia, La Spezia e Massa Carrara. Colpi che sarebbero stati messi a segno tra il 22 e il 29 febbraio scorsi. Janco Major, 46enne di Porcellengo di Paese, Naika Gabrieli, 40 anni, di Istrana, Laki Grisetti, 36enne di Castelfranco, Liliano Ferri, 48enne di Altopascio (Lucca) e Guido Dejan Negro, 25enne di Viareggio, difesi dall'avvocato Fabio Crea, hanno scelto il silenzio davanti al gip Piera De Stefani per l'interrogatorio di garanzia svoltosi per rogatoria. Tutti sono accusati di furto aggravato continuato, detenzione e porto abusivo di armi ed esplosivo, riciclaggio e favoreggiamento personale. Ora si attende che il fascicolo passi alla Procura di Firenze, competente per territorio.

Il provvedimenti cautelari, disposti dalla  Procura della Repubblica di Padova, sono stati emessi in relazione a tre assalti avvenuti la notte del 29 febbraio scorso a Empoli, San Miniato (Pistoia) e Amaglia (La Spezia). La banda è però sospettata anche di altri 3 colpi, registrati il 22 febbraio, a Pontasserchio (Pistoia), Fosdinovo e Monsignoso (Massa Carrara).  Oltre all’utilizzo di esplosivo, la Procura contesta ai cinque il possesso di una pistola semiautomatica, una Beretta calibro 9 che il commando aveva al seguito durante gli assalti.

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