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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Avis di Treviso: oltre 2.300 nuovi iscritti e aumenta il sangue raccolto

Si punta a raddoppiare la raccolta del plasma: volontariato pronto a fare la sua parte, ma occorre prolungare l’apertura dei centri trasfusionali

Oltre 2.300 nuovi iscritti all’Avis nel 2021, quasi 600 sacche di sangue raccolte in più rispetto all’anno precedente, l’impegno a rispondere alla maggiore richiesta di unità di plasma trovando con l’azienda sanitaria trevigiana una strategia condivisa per incrementare la raccolta. Oggi a Resana la 65esima Assemblea di Avis Provinciale Treviso, davanti a 300 soci delegati, in rappresentanza delle 89 Avis Comunali della Marca Trevigiana, il presidente Stefano Pontello ha relazionato sui dati del bilancio associativo relativi all’anno appena trascorso (2021) e sulle prossime sfide strategiche per continuare a garantire efficienza e accessibilità al dono. Ad ospitare l’evento la palestra delle scuole media di Resana, grazie alla collaborazione dell’Avis Comunale di Resana.  

«Durante questi due anni di pandemia la filiera del dono non è mai venuta meno riuscendo a soddisfare tutte le richieste avanzate dall’azienda sanitaria. Il volontariato ha “serrato i ranghi” e gli va reso merito di aver supportato, attraverso la donazione ai centri trasfusionali e un crescente supporto della raccolta associativa, la sanità pubblica che ha visto gli ospedali e il personale impegnati nell’emergenza Covid» sottolinea Stefano Pontello, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso. 

Sostanzialmente in linea il numero dei donatori: un totale di 33.162 iscritti per il 2021, i nuovi ingressi sono stati 2.335 consolidando il trend degli anni precedenti. Il 2021 ha registrato una raccolta complessiva di 46.662 unità di sangue con un incremento dell’1,28% rispetto al 2020, pari a 591 donazioni in più. «Quello che dovrà assolutamente essere potenziato - in sinergia con l’azienda sanitaria trevigiana - è la raccolta di sangue ed emoderivati il sabato e la domenica, i giorni più richiesti dai nostri donatori per esigenze di vita familiare e di lavoro. Venir loro incontro deve essere una priorità» prosegue Pontello.  

Da notare che un impulso sempre più significativo alla donazione è rappresentato proprio dalla raccolta associativa del week-end che ha garantito l’approvvigionamento di 13.783 sacche di sangue con un incremento del 4,18% rispetto all’anno precedente.  Come anticipato, l’Avis Provinciale di Treviso ha registrato nel 2021 un leggero incremento delle donazioni rispetto al 2020. Nello specifico: la raccolta di sangue intero ha visto un + 1,36%, quella delle piastrine + 2,40% e il plasma un + 0,64%» evidenzia il presidente di Avis Provinciale Treviso, Stefano Pontello. Ed è proprio sulle modalità di approvvigionamento che si inserisce la prossima sfida.  

Per rispondere all’elevato numero di donazioni del sabato e della domenica, l’Avis provinciale si è impegnata a organizzare mediamente ogni sabato un punto per la raccolta delle idoneità, e a incentivare la raccolta associativa. Ora quel che resta da fare riguarda l’aumento dei professionisti impegnati nella filiera di raccolta del sangue della sanità pubblica e una ripianificazione degli orari e della distribuzione dei servizi, alla luce di un significativo incremento della domanda di plasma per produrre i plasmaderivati sempre più richiesti per la formulazione di numerose terapie. 

L’Italia importa circa il 30% del plasma degli Stati Uniti, l’autosufficienza a livello nazionale è quindi un traguardo ancora da raggiungere, ma indispensabile da pianificare visto l’aumento della domanda e il calo della disponibilità di plasma dall’estero. Per incentivarne la raccolta a livello locale, l’Avis Provinciale di Treviso ha già avanzato una proposta all’Ulss 2 Marca Trevigiana:   «Aumentando di un’ora l’apertura dei centri trasfusionali, trovando un’intesa con l’Ulss 2 Marca Trevigiana, potremmo aumentare del 50% la raccolta del plasma, arrivando a raccogliere circa 4.000 sacche in più rispetto alle 7.922 unità di plasma raccolte nel corso del 2021. Un notevole passo in avanti per soddisfare una domanda sempre maggiore che arriva dalle strutture sanitarie».  

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