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Coronavirus: chiude il cantiere della terza corsia in A4

Lunedì 16 marzo la probabile sospensione dei lavori. Coinvolti molti lavoratori provenienti dal Veneto. Lo stop si è reso necessario per garantire agli operai le condizioni di sicurezza

Cantieri della terza corsia verso la chiusura. «Una decisione sofferta ma indispensabile – spiega il direttore operativo Enrico Razzini che è anche Responsabile Unico del Provvedimento per il Commissario -  per due ordini di motivi: il materiale che di fatto non arriva più e la situazione psicologicamente difficile delle maestranze, la maggior parte delle quali provengono da Veneto, Lombardia e dal Sud che desiderano rientrare a casa visto l’incremento dei casi di corona virus. Non soltanto: alcune  modalità di lavorazione, potrebbero essere di difficile attuazione rispettando le misure di prevenzione».

La sospensione dei lavori scatterà quasi certamente da lunedì. «Stiamo affrontando una situazione inimmaginabile, che definire complessa è un eufemismo – commenta il presidente di Autovie Maurizio Castagna – consapevoli che il nostro compito primario è quello di garantire, a chi nonostante tutto deve lavorare,  le più appropriate condizioni di sicurezza. In questo modo abbiamo cercato di mantenere, per quanto e’ stato possibile operativi i cantieri, così come intendiamo garantire l’operatività della Società per quanto riguarda la gestione dell’autostrada». La Concessionaria ha disposto anche la messa in ferie del proprio personale nella giornata di oggi (venerdì 13 marzo) per poter riorganizzare completamente l’attività operativa. «Il provvedimento -  spiega il direttore del personale Aldo Berti  – è stato adottato perché, alla luce dell’ultimo decreto, le misure precedenti non risultavano più sufficienti per tutelare prioritariamente la salute dei dipendenti, come previsto dall'articolo 1 del decreto». Il nuovo piano prevede il mantenimento in forza delle risorse necessarie per garantire il servizio pubblico essenziale, mentre per il restante personale verranno utilizzate le ferie arretrate, la banca ore ed eventuali ammortizzatori sociali. “In questo quadro – precisa Berti – potrebbe verificarsi un esubero di risorse, dovuto da un lato alla riduzione delle attività e dall'altro alla massimizzazione della sicurezza. Per questo ultimo intervento, la Società sta concertando con le Organizzazioni Sindacali, la sua decorrenza già da martedì 17 marzo

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