Azienda Zero denuncia il professor Crisanti: «Scredita la Regione»
La Procura di Padova dovrà stabilire se le aspre critiche mosse da Crisanti alla Regione poggino su basi scientifiche, in questo caso il fascicolo contro di lui verrà archiviato
A domanda diretta, se ci sarebbero state delle conseguenze dopo quanto raccontato dalla trasmissione di Rai 3, "Report", il direttore generale della sanità veneta, Luciano Flor, aveva risposto in conferenza stampa: «Chi sbaglia paga».
Flor vs Crisanti
Flor non si stava solo riferendo a un'eventuale querela ai danni della trasmissione, di cui per la verità non si ha notizia, ma anche al professor Crisanti e alle sue affermazioni sui tamponi rapidi fatte ai giornalisti di "Report". Di questa invece, si ha notizia eccome, la riporta il Corriere del Veneto. Azienda Zero, infatti, ha denunciato il comportamento del microbiologo, a suo dire diffamatorio visto che il professore è anche un “dipendente”. La procura di Padova ha così acquisito, già il 10 marzo scorso, un esposto dettagliato di Roberto Toniolo che è il direttore generale di Azienda Zero. Nell'esposto si sostiene che il professor Crisanti con le sue critiche screditerebbe l’impianto di prevenzione adottato dalla Regione Veneto in tema di Covid 19. Il professor Crisanti è stato così iscritto sul registro degli indagati, un atto dovuto da parte della Procura. Si procede per diffamazione.
Codice comportamentale
Durante il punto stampa di mercoledì 29 aprile, dopo gli aggiornamenti del Presidente Zaia sull'evoluzione della pandemia, è toccato di nuovo a Flor rispondere alle domande dei giornalisti. A una nuova domanda diretta, il direttore è stato piuttosto criptico e non ha fatto cenno a questa iniziativa, anche se è tornato sul concetto del codice comportamentale da rispettare da un dipendente. «Io ritengo di averlo rispettato. Se qualcun altro non lo ha fatto non sono certo io a doverlo verificare». Nel pomeriggio, quando Flor ha rilasciato queste dichiarazioni, non era ancora dato sapere che spetterà alla Procura dirimere la questione. Di fatto la Procura deve stabilire se le aspre critiche mosse dal professore poggino su basi scientifiche (in questo caso il fascicolo verrebbe archiviato) o su dissensi e problemi personali.
Procura
Questo nuovo fascicolo d’indagine si aggiunge a quello sui tamponi rapidi portato avanti in gran segreto dalla stessa procura. Anche il focus di Toniolo è sui tamponi rapidi, sui quali il professor Andrea Crisanti non ha mai nascosto le sue forti perplessità, sottolineando come gli studi da lui effettuati dimostrino che almeno tre positivi su 10 non vengano intercettati. Nelle 15 pagine depositate il professor Toniolo spiega come le denunce più volte fatte alla stampa dal direttore della microbiologia di Padova screditino lo sforzo della Regione, mettendo in cattiva luce la reputazione di Azienda zero, il braccio operativo della sanità veneta e centrale acquisti per tutto il comparto sanitario della Regione. All’esposto sono allegate le fotocopie di decine di articoli di stampa e agenzie in cui Crisanti denunciava le misure inadeguate adottate per contrastare il diffondersi della pandemia da ottobre a febbraio.