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La storia di Aziz: rifugiato politico nella Marca, turista non gradito in Francia

Il venticinquenne di origini africane Aziz Ibrahim è stato trattenuto per ventiquattr'ore all'aeroporto di Parigi e rispedito in Italia perché sprovvisto della dichiarazione d'ospitalità

SANTA LUCIA DI PIAVE Sta facendo molto discutere in queste ore la vicenda capitata al venticinquenne Aziz Ibrahim, giovane rifugiato politico di origine sudanese, residente a Santa Lucia di Piave.

Il ragazzo vive nella Marca già da alcuni anni, ha un lavoro in regola e, alcune settimane fa, aveva progettato una piccola vacanza a Parigi per andare a trovare un amico che vive da quelle parti. Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", Aziz era già stato in passato nella capitale francese senza avere alcun tipo di problema. Pochi giorni fa però, al suo arrivo nello scalo parigino, le cose non sono andate esattamente come si sarebbe aspettato. Arrivato alla zona controlli degli arrivi internazionali, gli addetti alla sicurezza l'hanno fermato con la scusa di dovergli fare alcune domande. A quel punto gli è stato chiesto di mostrare i documenti richiesti ai cittadini extra Schengen e qui sono iniziati i problemi perché Aziz era sprovvisto della dichiarazione di ospitalità dell’amico che lo avrebbe dovuto accogliere durante il suo soggiorno parigino. Una carta che tutti i cittadini italiani dovrebbero avere con loro all'arrivo in Francia ma che in realtà viene chiesta solo a discrezione degli addetti alla sicurezza aeroportuale.

Senza dichiarazione d'ospitalità, Aziz è stato portato dagli agenti in un centro vicino all'aeroporto parigino gestito dalla Croce Rossa dove c’erano altri viaggiatori extracomunitari non in regola. In quel posto il ragazzo ha dovuto attendere ventiquattro ore prima di essere nuovamente imbarcato sul primo volo che l'ha riportato a Venezia. Un'odissea amara e inaspettata che ha ricordato al ragazzo il terribile viaggio compiuto per fuggire dalla guerra nel suo Paese d'origine. Nonostante il viaggio annullato a causa di un cavillo burocratico, Aziz non ha voluto perdersi d'animo una volta rientrato a Santa Lucia di Piave. Il suo sogno resta quello di creare un suo stand al festival "Ritmi e danze dal mondo" a Giavera del Montello per far conoscere a tutti le musiche e le tradizioni del suo Paese d'origine.

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