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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Barchessa Manin torna a rivivere due anni dopo l'inizio dei lavori

L’inaugurazione è prevista per domenica 22 dicembre con una mostra speciale: riapre quello che diventerà il motore sociale e culturale all'interno del parco di Montebelluna

È fissata per domenica 22 dicembre, in pieno clima natalizio, la restituzione di uno dei cantieri comunali che hanno contraddistinto la città negli ultimi tempi. Quello della centralissima barchessa Manin.

A due anni esatti dall'inizio dei lavori, grazie all'intervento di restauro condotto dall'impresa Costruzioni Bordignon S.r.l., si completa quello che, assieme al recupero di Villa Correr-Pisani, ha rappresentato una delle azioni più importanti dell’amministrazione comunale nel suo piano di valorizzazione dei luoghi a valenza sociale e culturale del territorio montebellunese. Costato 1.869.526 euro di cui 1 milione di euro con contributo regionale a valere su fondi europei per lo sviluppo e la coesione ottenuti grazie all'appoggio dei sindaci dell’Ipa che hanno sostenuto la candidatura di Montebelluna al finanziamento, 195mila euro con mutuo, 362.526 euro con il trasferimento dell’immobile delle scuole di Santa Lucia e 312mila euro con risorse del bilancio comunale. L’intervento di restauro ha riguardato la messa a norma sismica, il miglioramento termico, l’eliminazione delle controsoffittature al piano superiore, l’introduzione di un ascensore per disabili e l’eliminazione delle barriere architettoniche. L’intervento ha riguardato entrambi i piani della barchessa che - sebbene siano collegati tra loro attraverso una nuova scala in cemento armato - avranno vita distinta. La barchessa sarà affidata dal Comune ad un soggetto esterno che gestirà uno spazio che è attrezzato sia per ospitare un ristorante e dotato di spazi adeguati per mostre e convegni.

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Interviene il sindaco, Marzio Favero: «Si tratta di un’operazione che è nata all’insegna della collaborazione degli altri sindaci dell’IPA che, votando a favore del progetto della città di Montebelluna, ci hanno consentito di accedere ad un finanziamento regionale a valere sui fondi FSC di 1 milione. Il restauro della barchessa Manin è in primo luogo la restituzione di un bene storico-architettonico alla fruizione della comunità d Montebelluna. In molti si ricorderanno lo stato di incuria in cui si trovava: era il vero episodio di degrado all’interno del parco. Domenica i cittadini avranno modo di godere dell’intervento di restauro e delle soluzioni che sono state adottate sul piano architettonico per la sua riqualificazione: al primo piino si offrono due sale di medie dimensioni ed un salone col travature in vista. E’ stato eliminato il controsoffitto realizzato, credo negli anni ‘60-’70 del secolo scorso, e questo ha riportato alla luce le capriate che conferiscono un senso di calore all’ambiente. Al piano terra si sono riaperte le grandi porte in precedenza murate e adesso invece più elegantemente sostituite da grandi porte vetrate. I progettisti, in accordo con la Soprintendenza, hanno voluto un effetto di continuità tra esterno ed interno, quindi il pavimento della sala ove ci sarà il bancone del ristorante è pavimentato col medesimo materiale, il porfido, che è stato utilizzato per il grande plateatico che dà sul parco. La barchessa ospiterà in futuro anche un corner dedicato alla Bottega del territorio, ovverosia la valorizzazione dei prodotti tipici dell’area montebellunese e montelliana. La barchessa Manin è desinata a diventare un motore di vita sociale e anche culturale all’interno del parco che va restituito alla piena fruizione dei cittadini montebellunesi. Nel prossimo futuro sarà potenziata sia l’illuminazione interna allo stesso, sia la videosorveglianza. Col restauro della barchessa la rigenerazione del centro cittadino compie un altro passo in avanti. Un grazie va alla Regione Veneto per l’attenzione, agli uffici lavori pubblici, ai progettisti e ai tecnici e alla ditta Bordignon per il lavoro compiuto». Appuntamento dunque a domenica, ore 11, quando, per l’occasione, sarà inaugurata anche la mostra “Motus animi continuus” del fotografo Daniele Macca. Conclude il sindaco, Marzio Favero: «Per festeggiare l’inaugurazione della barchessa ci sarà anche la vernice di una mostra fotografica di grande qualità che è stata allestita per l’occasione. Saranno in esposizione 35 scatti del fotografo Daniele Macca, noto per essere il collaboratore di una testata giornalistica locale e che però ha coltivato una sua particolarissima linea di ricerca artistica. Si tratta di ritratti di persone, paesaggi, edifici storici e città ed esempi di archeologia industriale recente. Lo stile di Macca si caratterizza per una benevola ironia nei confronti dei soggetti. Montebelluna arrivata a tra le finaliste in Italia come capitale della cultura è sempre di più una città della cultura».

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