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Paralimpiadi Tokyo 2020, tentata truffa usando il nome di Bebe Vio

Raggiro informatico scoperto alla vigilia della partenza degli atleti azzurri per i Giochi paralimpici. Falso account utilizzato per chiedere soldi online a nome dell'associazione Art4sport

Il primo gruppo di atleti azzurri è partito mercoledì 11 agosto verso i Giochi paralimpici di Tokyo 2020. Obiettivo: provare a replicare il successo della straordinaria Olimpiade dell'Italia, conclusasi con ben 40 medaglie conquistate. Tra gli atleti partiti ieri per il Giappone c'era anche Bebe Vio che, con l'associazione Art4sport, ha portato in Giappone ben sette atleti paralimpici (lei compresa). Sono: Ambra Sabbatini per la corsa, Bebe Vio per la scherma, Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini, Francesca Fossato, Veronica Plebani e Vittoria Bianco.

Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso" però, proprio alla vigilia della partenza per Tokyo i genitori di Bebe Vio hanno scoperto sul nascere una truffa online partita da un sedicente account esterno alla loro associazione Art4sport che chiedeva soldi agli utenti sfruttando il nome della giovane atleta di Mogliano Veneto. Dispiaciuti per lo spiacevole accaduto, i genitori di Bebe si sono subito mossi per fermare il raggiro sul nascere. Missione compiuta, nella speranza che ora il sogno paralimpico possa finalmente iniziare.

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