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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus: 12 decessi in un giorno, 44 pazienti in terapia intensiva

Le vittime nella Marca salgono a 142, 12 in più rispetto a lunedì. Attualmente i positivi al Covid-19 sono 1.412, 16 in più di ieri. In quarantena ci sono attualmente 3.912 trevigiani

Il contagio da Coronavirus nella Marca è aumentato nelle ultime ore registrando un impennata nei decessi con 12 vittime in un solo giorno. I trevigiani positivi al virus sono attualmente 1.412, +16 rispetto all'ultimo rilevamento diffuso da Azienda Zero. Salgono a 142 i decessi nella sola provincia di Treviso: tre vittime martedì mattina in ospedale a Castelfranco, Oderzo (si tratta di due donne di circa 80 anni con patologie pregresse) e a Vedelago alla Civitas Vitae. Sei nuovi decessi nel pomeriggio con 3 persone morte all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, una in ospedale a Conegliano e 2 decessi a Vittorio Veneto. Si tratta di sei uomini, tutti con altre patologie pregresse e un'età media 78 anni. Lunedì sera i decessi nella Marca erano 130. Le morti in ospedale di oggi sarebbero 8 ma considerando anche il decessio di stamattina in casa di riposo a Vedelago e le altre persone morte in strutture extra ospedaliere il totale sale a 142, dodici nuove vittime in più in una sola giornata. In calo il numero dei ricoverati in terapia intensiva, 44 in tutta la provincia: 19 a Treviso, 6 a Montebelluna, 7 a Conegliano, 6 a Vittorio Veneto e Oderzo. I ricoverati in area non critica sono in diminuzione: 92 a Vittorio Veneto, 80 al Ca' Foncello, 43 al San Camillo, 24 a Castelfranco, 23 a Montebelluna, 11 a Oderzo, 3 a Conegliano. In tutto il Veneto sono 10.245 i positivi al Coronavirus con le vittime che sono salite a 722 mentre sono 18.866 i cittadini in quarantena in tutta la Regione.

Le dichiarazioni del Governatore Zaia

«Il piano del governo a favore delle imprese va bene ma serve una clausola obbligatoria per erogare i finanziamenti: bisogna che  che aziende paghino regolarmente i fornitori e i lavoratori. Il vero problema di questi due mesi infatti ormai e' che tutti avanzano soldi da tutti. Il finanziamento deve essere legato alla garanzia  che devi essere diligente e rispettoso». Cosi' il governatore del Veneto Luca Zaia commentando il provvedimento di sostegno all'economia varato ieri sera dal governo. «Per il sesto giorno consecutivo i  pazienti guariti e dimessi superano i ricoverati:  ma attenti a darsi  all'euforia perché ad oggi abbiano avuto più di 3 mila persone  ricoverate e curate negli ospedali del Veneto e abbiamo avuto 695  morti». In ogni caso il presidente della regione ha  assicurato che: «Se ci sarà un'uscita graduale non si discute che i  giovani debbano essere i primi a uscire, anche perché meritano un  premio, per loro è stato ed è più difficile resistere nello stare a  casa». «Una follia. Fare le elezioni  amministrative  in autunno vuol dire non prendere in seria considerazione che ci potrà essere una recrudescenza del virus e così  rischiamo di non farle più'. Dobbiamo stare fuori dalla fase  autunnale. Spero che anche il ministro Speranza dica la sua. E che si  facciano il prima possibile». Così il presidente del Veneto Luca Zaia  sulla possibile data per le elezioni regionali ed amministrative che  sarebbe stata prevista per il prossimo autunno. «Sul fronte degli ospedali confermiamo -ha spiegato Zaia- che si va avanti verso un piano di allentamento, ma non di apertura  totale sul piano del post Covid che partirà dopo Pasqua.  Di sicuro  non disarmeremo le terapie intensive , ad oggi abbiamo 825 posti, li  terremo sempre installati  e avremo così letti altamente specializzati con i dispositivi di terapia intensiva anche  nei reparti non Covid.  Per le terapie semi-intensive e intensive smantelleremo il minimo  necessario per dare operativita' agli ospedale». «Noi continuiamo con la politica dei tamponi, che per noi e' fondamentale: ad oggi siamo arrivati a 153mila tamponi fatti e stiamo smaltendo l'arretrato. Tra oggi e domani  entrerà in funzione la macchina da 400 mila euro, unica in Italia,  installata nel laboratorio del professor Crisanti da 9 mila tamponi al giorno. Tutto in piena autonomia». Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia. «Ad oggi abbiamo accumulato tamponi da analizzare per mancanza di  reagenti, sono circa 7-8 mila e ora speriamo di andare a regime al  più' presto -ha spiegato- se avessimo avuto fisicamente tutti i  tamponi e i reagenti saremmo andati a 100km/h. Purtroppo, la capacita' delle macchine comperate erano al minimo perché' non avevamo  reagenti». «Certo, io tifo affinché si apra il  prima possibile, ma la competenza è del Governo, e soprattutto si  ascolti la comunità scientifica, perché tutto quello che è procedura  non regolamentata è qualcosa che porta assembramento che può mettere a rischio la salute dei cittadini, spero quindi che ci siano tutti i  dispositivi di protezione e le distanze di sicurezza per i  lavoratori». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia sulla riapertura di alcune aziende. E sulle polemiche da parte dei sindacati sulla  riapertura 'anticipata' di alcune aziende dove non sarebbero  rispettate le misure di sicurezza Zaia ha risposto che: «Il lavoratore ha gli strumenti per denunciare nel caso in cui non gli vengono  garantite le misure di sicurezza» ha concluso.

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