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Boom di presenze turistiche a Vittorio Veneto: il 2021 è stato meglio del 2019

Il riconoscimento Unesco ottenuto dalle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sta creando un fermento senza precedenti nel territorio vittoriese, divenuto meta sempre più di turisti stranieri

È boom di presenze turistiche a Vittorio Veneto: i numeri sono in continua crescita e per offrire una migliore accoglienza, numerosi sono gli sforzi portati avanti dall’amministrazione comunale per rilanciare ed investire sul turismo locale. Nel 2021 si sono registrate in città 62.388 presenze di turisti (di cui 16.662 stranieri), superando il dato del 2019, ultimo anno pre-pandemia. «Se raffrontiamo i dati 2020, 2019 e 2021, questi evidenziano come il nostro territorio sia molto attrattivo e la crescita delle presenze turistiche sia sempre continua e costante – evidenzia il vicesindaco Gianluca Posocco -. Nel 2021, nonostante il perdurare della pandemia, abbiamo superato le presenze del 2019, pre-Covid, andando oltre le 62mila presenze di turisti in città». Nel 2020 le presenze di turisti italiani e stranieri in città, causa pandemia, si erano fermate a 45.524, ma l’anno a seguire il trend ha ripreso a crescere. E così sta accadendo anche in questo 2022, che punta a chiudere con un dato ancora in crescita rispetto al 2021.

«Il 2022 è partito molto bene – prosegue il vicesindaco –. Il mese di aprile, in particolare, ha registrato un vero e proprio boom di turisti in città con oltre 5mila presenze. E il trend continua ad essere molto positivo grazie all’interesse che c’è per la zona Unesco, che sta portando i suoi frutti in tutta l’area, Vittorio Veneto incluso. Il lavoro che stanno facendo in sinergia i Comuni, che finalmente hanno abbandonato i vari campanilismi, si riscontra soprattutto nella promozione del nostro territorio all’estero. I turisti olandesi, tedeschi, inglesi e americani sono in crescita».

Queste maggiori presenze di turisti e visitatori stanno avendo anche positive ripercussioni economiche sul territorio vittoriese. Oltre ai nuovi bed & breakfast sorti negli ultimi anni nella Val dei Fiori, cioè tra Cozzuolo, Carpesica, Formeniga e Confin, core zone del sito Unesco, altre strutture ricettive stanno nascendo. E diverse sono le domande presentate dai privati ai vari bandi Pnrr per ottenere contributi per sistemare annessi rustici e creare così nuovi luoghi per l’accoglienza. «Oltre ad offrire un servizio di accoglienza, i vari B&B si sono organizzati proponendo ai turisti escursioni in bici, classica od elettrica, e a piedi grazie anche al progetto “Naturalmente Vittorio Veneto” impegnato, in sinergia con le associazioni, a valorizzare la rete sentieristica presente nelle nostre colline – rileva il vicesindaco -. Tanti poi gli eventi che hanno scandito l’estate vittoriese, da Ceneda a Serravalle, passando per il Centro, eventi che hanno attirato turisti facendo bene alla città. E questo grazie alle associazioni che dopo il Covid stanno ripartendo con nuove energie. E proprio per i turisti è stata pensata la nuova app “Turismo Vittorio Veneto”, un ulteriore strumento che aiuterà a sviluppare un progetto di territorio».

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