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Borse di studio a Montebelluna: assegnati i contributi a 46 studenti meritevoli

Il sindaco Severin: «Grazie a questa iniziativa che ho voluto fortemente, quasi 50 famiglie potranno godere di un contributo concreto per sostenere gli studi dei propri figli»

Sono 46 gli studenti montebellunesi cui sono state assegnate le borse di studio bandite dall’Amministrazione comunale in quella che è da considerarsi come la prima edizione “ordinaria” dell’iniziativa rivolta agli studenti meritevoli che hanno concluso col massimo dei voti la scuola superiore di primo e di secondo grado nell’anno scolastico 2019/2020. La scadenza per la presentazione delle candidature era fissata per lo scorso 27 febbraio e il 10 marzo la Commissione si è riunita per valutare le richieste che ha assegnato le borse di studio a 46 beneficiari tra gli studenti che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di II° grado con un punteggio di 100/100 lode e 100/100 con euro ed il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione (ex licenza di scuola media) con un punteggio di 10 lode e di 10.

Le borse di studio spaziano da un massimo di 450 euro ad un minimo di 150 euro e più precisamente:

- 450 euro per chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria di II° grado con un punteggio di 100/100 Lode;

- 400 euro per chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria di II° grado con un punteggio di 100/100;

- 200 euro per chi ha conseguito il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione (ex licenza di scuola media) con un punteggio di 10 Lode;

- 150 euro per chi ha conseguito il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione (ex licenza di scuola media) con un punteggio di 10.

Spiega l’assessore all’Istruzione di Montebelluna, Claudio Borgia: «E’ di 13.050.000 euro l’ammontare complessivo stanziato dal Comune per questa iniziativa. Un importo superiore rispetto alle prime due edizioni sperimentali anche perché, a causa dell’emergenza sanitaria, i progetti educativi sostenuti dall’amministrazione non si sono potuti tenere, per cui ulteriori risorse si sono liberate. Non abbiamo voluto introdurre nei bandi alcun parametro economico perché il merito deve essere premiato a prescindere dalla condizione economica, tanto più che, come amministrazione, da sempre cerchiamo, attraverso le varie politiche sociali e scolastiche, di offrire pari opportunità a tutti i ragazzi, aiutando chi è in difficoltà e cercando di far partire tutti alla pari».

Conclude il primo cittadino, Elzo Severin: «Grazie a questa iniziativa che ho voluto fortemente, quasi 50 famiglie potranno godere di un contributo concreto per sostenere gli studi dei propri figli che, nello studio, si sono dimostrati volenterosi e capaci. Per i ragazzi delle superiori il contributo potrà servire per pagare la prima rata dell’Università, se decideranno di proseguire con gli studi, e per quelli della secondaria di primo grado, magari, per l’acquisto di libri. Auguro a tutti loro un futuro di soddisfazioni nello studio, nel lavoro e nelle relazioni».

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