rotate-mobile
Attualità

Riprende la caccia in Veneto: «La politica non ha salvaguardato gli animali»

Domenica 18 settembre il via alla nuova stagione che andrà avanti fino al 31 gennaio 2023. Massimo Vitturi, responsabile Lav: «Il futuro degli animali selvatici dipende dai risultati delle prossime elezioni»

Domenica 18 settembre circa 400mila cacciatori in tutta Italia potranno tornare a cacciare fino al 31 gennaio 2023 (ma in alcuni casi anche fino al 10 febbraio). Una settimana dopo l’apertura della caccia ci saranno le elezioni del nuovo Governo, ma a leggere i programmi elettorali delle diverse forze politiche, la tutela degli animali selvatici sembra non rivestire alcuna priorità tra i candidati, al punto da non venire neppure citata da gran parte degli schieramenti.

«È evidente quindi che il futuro degli animali selvatici dipende anche dalle nostre scelte elettorali - dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – è importante far capire ai prossimi legislatori e rappresentanti del Governo, che anche gli animali votano, attraverso i milioni di cittadini che si preoccupano della loro vita e del loro futuro». Per affermare i diritti degli animali e per chiedere in particolare maggiori tutele per la fauna selvatica, la LAV aderisce alla coalizione composta da 13 associazioni animaliste firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano, che vuole consentire agli elettori di conoscere in modo trasparente la posizione delle forze politiche sulle questioni legate alla tutela e benessere degli animali, attraverso la pubblicazione nel corso dei prossimi giorni degli impegni assunti sul sito internet dedicato www.ancheglianimalivotano.it

«Anche la politica Veneta non si è contraddistinta verso la protezione degli animali selvatici visto che nonostante la siccità e la grave crisi idrica conseguente, che avrebbe richiesto almeno un posticipo dell'apertura della stagione, la Regione Veneto non solo non ha posticipato, ma addirittura consentito la preapertura dal 1 settembre agevolando i circa 40mila cacciatori regionali, per la precisione 42.900 nel 2017 (fonte www.armietiro.it) a fronte di una popolazione attualmente di circa 4.800.000 cittadini.  Per questo motivo le sedi LAV del Veneto si sono mosse con flash mob e comunicati - fa presente Mara Garbuio responsabile della sede LAV di Treviso - visto che anziché tutelare gli animali e l'ambiente, la politica regionale favorisce costantemente l'esiguo numero di persone che non li amano».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riprende la caccia in Veneto: «La politica non ha salvaguardato gli animali»

TrevisoToday è in caricamento