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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Campionato del mondo di "museto", vince Luigi Fabian

Norcino per passione, 62 anni, rivela il suo segreto. «Tanto amore per i miei maiali, quest’anno ho avuto il presagio della vittoria». In giuria l’assessore regionale Federico Caner e il sindaco Mario Conte

Luigi Fabian ha 62 anni, ora è in pensione ma ha dedicato la propria vita all’allevamento di animali e all’agricoltura. Barba bianca da Babbo Natale, mani nodose: negli anni ha lavorato con i bachi da seta, coltivato tabacco, allestito un vivaio, prodotto carne e latte. Adesso è in pensione e si dedica a tempo pieno ai maiali, ha una piccola produzione locale a Salvarosa, frazione di Castelfranco, nel Trevigiano, e per la macellazione lo aiuta il norcino Giorgio Squizzato.

I premiati

È lui il vincitore del campionato del mondo del Museto, organizzato alla Caneva dei Biasio di Cendrole di Riese Pio X dall’Ingorda Confraternita. In gara c’erano 36 norcini, provenienti da tutto il Veneto ma anche dal Friuli Venezia Giulia. Il segreto del vincitore? L’amore per gli animali, tanto da dedicare una sorta di monologo al suo maiale dopo la vittoria. “Da quarant’anni mangio museto, quest’anno erano davvero buoni, per questo ho deciso di iscrivermi per la prima volta al concorso: ho avuto un presagio”, ha raccontato tra gli applausi dopo il rito di consacrazione con il coltello della Confraternita, formalizzato dal Gran Norcino Matteo Guidolin. “Non ho segreti particolari, solo grande cura e grande amore per i maiali. Nel museto ci vanno solo sale e pepe, nessuna spezia. Poi lo cucina mia moglie, che è bravissima”. Quanto alla sua produzione (circa 150 museti), ormai è già esaurita, distribuita tra parenti, amici e qualche cliente. Dietro di lui, sono arrivati Sartori Carni di Brenzone del Garda (Verona), la Macelleria Peron di Schio (Vicenza) e poi tre norcini trevigiani: l’azienda agricola Rossi di Musano di Trevignano, la Mario Vanzo di Riese Pio X e la Denny Mascherin di Altivole. Nell’albo d’oro, il Re della Cotica, Pierluigi De Meneghi, rimane dunque in vetta dopo aver vinto due volte (nel 2022 e nel 2020), subentrando al primo vincitore a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019). La sede dell’evento è fin dalla sua nascita La Caneva dei Biasio, trattoria e azienda vinicola di Riese Pio X.

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La giuria

Da evidenziare che la scelta è stata fatta da una giuria composta da 18 professionisti del settore, che hanno seguito una scheda tecnica elaborata da De Gustibus Carnis che ha valutato l’impatto visivo e olfattivo dei museti in gara prima di passare alla degustazione vera e propria. La giuria era composta da Elisa Guizzo – Presidente della giuria e meat specialist, che ha anche condotto una piccola lezione di analisi sensoriale ai giurati, che erano: Iuri Martinato – vice presidente De Gustibus Carnis, Laura Maragliano – Sale & Pepe, Cesare De stefani – Salumi De Stefani, Giancarlo Saran – giornalista, Mario Conte – Sindaco di Treviso, Walter Brunello – libero professionista, Alessandro Martini – Direttore Marca Treviso, Giovanni Scapin – Locanda da Doro, Domenico Basso – giornalista, Federico Caner – Assessore regionale Turismo e Agricoltura, Lucia Russo – Il Gazzettino, Luca Breccia – macellaio De Gustibus, Antonella Alban – Dirigente Istituto Agrario Sartor, Clodovaldo Ruffato – organizzatore Magna Porcatio, Furio Bragagnolo – Pasta Zara, Maurizio Drago Drago press, Mauro Pigozzo – giornalista.

I commenti

Durante la serata, l’assessore regionale Caner, storico partecipante alla manifestazione, ha difeso le produzioni locali da chi, in questi giorni, le aveva attaccate. «Questa è la nostra tradizione, questa è la nostra gastronomia: dobbiamo difendere il nostro modo di vivere e di mangiare». Per Conte è stata invece la prima volta in giuria. «Di museti buoni ce n’erano molti, è stato difficile scegliere ma alla fine ha vinto la passione e l’amore per l’allevamento dei nostri piccoli produttori locali».

Porcomondo 2023

Il campionato del mondo di Museto è inserito all’interno delle iniziative di Porcomondo, il festival suin generis prosegue il 24 gennaio all’istituto Agrario Domenico Sartor di Castelfranco Veneto quando si scopriranno tutti i segreti del maiale a partire dalla qualità delle sue carni intese come alimento ricco di componenti bioattivi, all’analisi della filiera suinicola con le principali razze allevate in Italia; focus sul mercato europeo con l’analisi dell’export di carni suine sino alle tendenze di settore. Si parlerà di maiale nella tradizione veneta e nella mitologia concludendo con le curiosità e le ricette di tutto lo stivale. Interverranno Elisa Guizzo, esperta di carni, il Prof. Danilo Gasparini dell’Università degli Studi di Padova e l’esperto di gastronomia Giancarlo Saran.
Altro evento il 27 gennaio, alle 20, all’Albergo alla Speranza, a Castelfranco Veneto, con la “disfida del salame”. Sabato 28 gennaio alle ore 20, all’Agriturismo La Penisola, ecco la “Magna Porcatio”. Venerdì 3 febbraio allo stesso orario presso Ferrowine (Castelfranco Veneto), Muset & Champagne con la consegna del premio Suin Generis a Pierluigi Pardo, noto giornalista sportivo, che conduce il programma di cultura enogastronomica “Mangia come parli” su Radio 24. Infine, giovedì 16 febbraio a Casa Riese la presentazione della nuova condotta Slow Food, che unisce le condotte di Bassano del Grappa e della Castellana.

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