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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità San Pelaio / Via Giovan Battista Mandruzzato, 33

Cane in fuga sedato con un sonnifero: finisce nel fiume e scompare

La tragica storia di Simba, Alaskan Malmute di nove mesi finito nelle acque del Rio Fontanelle a Treviso dopo essere stato sedato dal personale Asl, ora sotto accusa

Martedì 8 dicembre, poco prima delle ore 17, tre ragazzi che stavano percorrendo in auto Strada San Pelaio a Treviso si sono accorti che un cane di grossa taglia, sotto la pioggia, si trovava in mezzo alla carreggiata rischiando di essere investito, mettendo in pericolo non solo la sua vita ma anche la sicurezza di tutti gli automobilisti in transito.

I tre ragazzi si sono subito fermati dopo aver riconosciuto l'animale che, nelle ore precedenti, era stato segnalato sui social in giro per la frazione di Fontane a Villorba. Si trattava di Simba, cucciolo di nove mesi di Alaskan Malmute. Un cane di grandi dimensioni, dal peso di quasi 40 chili. Dopo vari tentativi, i tre giovani sono riusciti a far andare l'animale nella laterale Via Mandruzzato, facendolo arrivare fino a uno spiazzo verde davanti al residence di A.B., 47enne trevigiano. I tre giovani hanno chiesto aiuto all'uomo che li ha soccorsi dando loro dei pezzi di prosciutto per tranquillizzare l'animale. Alle 17.14 i quattro hanno fatto una prima telefonata al 118 chiedendo di mandare qualcuno a recuperare il cane. Alle 17.30 è arrivato un dipendente della Polizia veterinaria dell'Asl. Secondo quanto riferito dai presenti, l'accalappiacani avrebbe chiesto ai quattro di portare dentro il giardino del residence l'animale per poi poterlo sedare in uno spazio chiuso ma, pochi minuti più tardi, se n'è andato. Il sonnifero fa effetto solo dopo diversi minuti e, colpendolo in campo aperto, il cane avrebbe potuto fuggire prima di addormentarsi. Alle 18 Simba è stato portato con fatica nel giardino del residence dove, nonostante non volesse farsi avvicinare, sembrava essersi calmato. Alle 18.34 il titolare del residence ha richiamato il 118 chiedendo un nuovo intervento dell'Asl per poter sedare il cane. Quando l'addetto al recupero è tornato sul posto erano ormai le 19.30. L'uomo si è presentato insieme a una veterinaria dell'Asl. Nel frattempo si era fatto buio e, dopo due dosi di sonnifero sparate a vuoto, l'accalappiacani è riuscito a colpire Simba al terzo tentativo.

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Secondo la versione dei testimoni che hanno assistito alla scena, a questo punto il personale dell'Asl, invece di aspettare che il sedativo facesse effetto, avrebbero iniziato a inseguire il cane per prenderlo e portarlo via subito. L'animale si è spaventato, iniziando a correre e riuscendo a trovare un buco nella recinzione sul lato del residence da dove ha raggiunto la riva del Rio Fontanelle, torrente affluente del Botteniga. Erano le 20.15. Il titolare del residence, insieme a uno dei ragazzi che avevano trovato Simba e la veterinaria dell'Asl sono scesi al torrente per recuperare l'animale che si trovava in acqua, vicino alla riva. Mentre la veterinaria si slacciava le scarpe per entrare nel torrente, il sonnifero ha iniziato a fare effetto e Simba non è più riuscito a rimanere a galla, venendo portato via dalla corrente. Da allora del cane non è stata più trovata traccia. L'episodio, segnalato all'Oipa Treviso, ha suscitato grande clamore in questi giorni. Il titolare del residence spiega ai nostri microfoni: «Quello che ci lascia perplessi è il comportamento del personale intervenuto sul posto. Per un atteggiamento di fretta e noncuranza Simba è scomparso in acqua quando sarebbe bastato aspettare pochi minuti per portarlo via addormentato in totale sicurezza».

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