Caro bollette, Fondazione: «Pronti a concentrare l'attività ai Carraresi e a Santa Croce»
Luigi Garofalo traccia la linea in vista dei prossimi mesi invernali che rischiano di mettere a dura prova i bilanci: «Dovremo far fronte ai rincari». Nessun interessa per un'eventuale quota di villa Franchetti
L'aumento delle bollette di luce e gas potrebbe costringere anche Fondazione Cassamarca a correre ai ripari, limitando gli edifici in cui svolgere le proprie attività culturali. Il piano è stato predisposto: ora in base a quanto avverrà nelle prossime settimane il presidente Luigi Garofalo ed il consiglio decideranno se applicarlo o meno.
«Fondazione è quantomai vigile: fino a quando sarà possibile gestirà, come ha fatto finora, il tutto» ha spiegato Garofalo «poi abbiamo deciso che se certe bollette diventassero, in qualcuno dei nostri immobili, troppo care, quell'immobile temporaneamente lo chiuderemo e tutte le nostre attività che non subiranno alcuna flessione si concentreranno a Casa dei Carraresi e alla chiesa di Santa Croce. Quindi tutto, dal punto di vista funzionale, corre nel modo che avevamo individuato».
«Se scoprissimo che le bollette sono troppo alte e quegli edifici ospitassero degli eventi» ha detto il presidente di Fondazione «verrebbero semplicemente traslocati e privilegeremmo gli immobili che abbiamo in centro e quindi non vedo pericoli all'orizzonte, se non rincari a cui cercheremo di far fronte nel modo più opportuno, previa decisioni degli organi competenti».