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Giovedì, 18 Aprile 2024
Attualità Vittorio Veneto

Caro energia, a Vittorio Veneto i lampioni saranno spenti o accesi in maniera alternata

Il Comune punta a risparmiare per cercare di evitare un rincaro che è stimato in 500mila euro. Un provvedimento che colpirà anche i monumenti e le chiese

L’aumento dei costi energetici, conseguenza della crisi internazionale attualmente in atto, è destinato a far sentire i propri effetti anche sulle casse del Comune di Vittorio Veneto che - come spiega il Sindaco Antonio Miatto - «Alla pari di una qualsiasi famiglia chiamata a misurarsi con il rincaro della bolletta, sarà costretto a fare economie di spesa. Abbiamo infatti calcolato - continua Miatto – che, se non correremo ai ripari, a fine 2022 arriveremo a pagare circa mezzo milione di euro in più rispetto allo scorso anno. Esiste quindi la necessità impellente di mettere sotto controllo le nostre spese augurandoci che i costi rientrino quanto prima nella norma.».

Durante l’ultima Giunta, che si è tenuta ieri pomeriggio, l’Amministrazione ha dunque analizzato la struttura dei consumi elettrici del Comune di Vittorio Veneto che comprendono strade, chiese  e monumenti, scuole e palestre ed immobili. «Per quanto riguarda le scuole e le palestre - spiega il Sindaco -, invieremo comunicazioni ai dirigenti scolastici per sensibilizzarli ad un uso responsabile dell’energia elettrica in modo da evitare gli sprechi. Lungo le strade invece, dove abbiamo circa settemila punti luce, ridurremo il consumo di energia con l’uso alternato - oltre una certa ora - dei lampioni, cosa che ci permetterà di accenderne solo la metà. Dove sarà possibile farlo, le luci saranno invece spente. L’illuminazione dell’aerea urbana verrà insomma gestita in modo diverso da quella extraurbana. All’interno della città, oltre una certa ora e - in alcune strade - fin da subito, verrà adottata l’accensione alternata dei lampioni, facendo naturalmente attenzione a garantire l’illuminazione necessaria a tutti i punti sensibili della circolazione come incroci e passaggi pedonali. Lungo la rete stradale extraurbana invece, raggiunta un’ora che definiremo, i lampioni verranno spenti perché la presente situazione economica lo impone».

Altro problema è rappresentato dal ricco patrimonio artistico cittadino, costituito da chiese e monumenti i cui sistemi di illuminazione notturna assorbono importanti quantità di energia elettrica. «Per ottenere il risparmio necessario - spiega il Sindaco Miatto – verranno illuminati solo i più importanti, come ad esempio la chiesa di Santa Augusta, mentre tutti gli altri dovranno attendere tempi migliori, con spegnimenti previsti almeno a partire dalla mezzanotte. Si tratta di provvedimenti spiacevoli – conclude il Primo Cittadino – ma purtroppo inevitabili anche se l’attuazione di queste misure avverrà con gradualità a causa dell’estensione della rete elettrica che comprende decine di siti e 110 cabine con altrettante linee di illuminazione delle strade su cui sarà necessario intervenire. Gli spegnimenti dunque, saranno applicati progressivamente visto l’alto numero dei circuiti sui quali i tecnici dovranno operare. E non finisce qui; misure analoghe sono infatti allo studio anche per quanto riguarda le spese di riscaldamento che il Comune deve affrontare in tutti gli immobili di sua competenza.

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