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Mogliano aderisce alla nuova carta dei diritti della bambina

Importante decisione presa dall'amministrazione comunale a supporto di tutte le bambine residenti in città. Una scelta fondamentale per dimostrare un supporto concreto al mondo femminile

MOGLIANO VENETO Una premessa fondamentale per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. E’ questo il valore fondamentale della nuova “Carta dei diritti della Bambina”, cui l’amministrazione moglianese ha deciso di aderire.

La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione, e la Carta, rinnovata a vent’anni dalla sua prima adozione, è uno strumento che punta dritto a questi obiettivi. “La maggiore consapevolezza delle discriminazioni di genere ma anche della parità dei diritti che c’è oggi nel mondo è un traguardo raggiunto con fatica e anni di lotte, ma non è ancora abbastanza. Per la piena affermazione di una totale eguaglianza tra uomini e donne serve ancora molto lavoro e iniziarlo dalla bambine, e dai bambini, nelle scuole è importante affinché cambi proprio la prospettiva culturale. Con questa adesione alla carta dei diritti delle bambine qui a Mogliano vogliamo andare in questa direzione”, ha affermato il sindaco Carola Arena.

La “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”, è promossa dalla Business & Professional Women, e l’adesione dei Comuni veneti è stata sollecitata dalla “Commissione donna-uomo” della Regione. L’amministrazione moglianese, consapevole che nonostante norme garantiste in materia di diritti umani, le bambine continuano ad essere vittime silenziose e inermi delle più disparate forme di violenza, di condizionamenti fisici e psichici che comportano la violazione di diritti fondamentali come salute, cure, istruzione e protezione, ritiene che la situazione richieda un contributo di conoscenza e informazione che scaturisca da opportune iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, per lo sviluppo di buone pratiche e il contrasto ad ogni forma di discriminazione sociale. Come declinano i  nove articoli della nuova Carta, ogni bambina ha il diritto di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità, di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico, al sostegno specificatamente previsto se in presenza di disabilità, di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali, di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole, di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile, di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo e di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità. “Questo della parità dei diritti è un tema sul quale da tempo la nostra amministrazione collabora con le realtà associative del territorio affinché sia degnamente affrontato. Dobbiamo stimolare l’opinione pubblica e sviluppare pratiche sociali sempre più sostenibili e in grado di garantire il benessere delle nuove generazioni”, ha commentato l’assessore alle politiche educative Daniele Ceschin.

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