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Carta di Treviso, al via il laboratorio permanente per modificarla

Lanciata una “call to action” per aggiornare il protocollo deontologico a tutela e difesa dell’immagine di bambini e adolescenti

Questa mattina, in occasione del Corso di Formazione organizzato dall’Ordine dei Giornalisti dal titolo “La Carta di Treviso: 30 anni dopo”, è stata lanciata dal sindaco Mario Conte una “call to action” per la modifica del protocollo firmato il 5 ottobre del 1990 per la disciplina dei rapporti tra mondo dell’informazione e infanzia con particolare attenzione verso il diritto di cronaca a tutela dell’immagine e della crescita di bambini e adolescenti. «Treviso vuole diventare un laboratorio permanente per l’aggiornamento di un documento importantissimo per la professione giornalistica -ha sottolineato il sindaco Conte- L’affermazione massiccia dei social network, della web communication e delle produzioni d’intrattenimento fruibili online, impone alle istituzioni una riflessione sul loro impiego e sul loro utilizzo da parte dei minori.

Vogliamo aprire una discussione tra gli attori protagonisti dei contenuti online e tra i protagonisti della comunicazione tradizionale che, ultimi negli anni, sta subendo importanti modificazioni. Ringrazio l’assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo che, in sinergia con Telefono Azzurro, ha attivato la fase operativa di questo grande progetto». «Abbiamo dunque istituito -continua il primo cittadino- un comitato scientifico e un comitato di promozione che nell’anno 2021 andrà a discutere e stendere gli aggiornamenti alla Carta di Treviso coinvolgendo i nuovi stakeholders del mondo della comunicazione online».

Hanno già aderito al nuovo comitato per la modifica della Carta di Treviso, oltre a Telefono Azzurro, Rai per il Sociale con l’ex presidente di FNSI Roberto Natale, Gigi Padovani, giornalista promotore della Carta di Treviso, Guido Scorza, avvocato membro dell’Autorità garante della Privacy, Riccardo Luna, giornalista, Riccardo Bonaccina, fondatore della società editoriale “Vita”, Corecom Veneto, rappresentanti delle grandi aziende della comunicazione digitale, Polizia Postale, Ulss 2 Marca Trevigiana, Forum delle Famiglie nella persona di Francesco Gallo, il Gruppo Alcuni con i fratelli Sergio e Francesco Manfio (creatori di contenuti per bambini), Deborah Compagnoni (testimonial sportivo del progetto). È inoltre previso il sostegno da parte di Ordine dei Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa.

Il presidente di Telefono Azzurro, Professor Ernesto Caffo, ha commentato: «La Carta di Treviso - che compie 30 anni - resta un cardine per la tutela dei diritti dei minori sui mezzi di informazione. Negli ultimi anni lo scenario è molto cambiato e il protocollo ha davanti a sè nuove sfide, in primis quelle imposte dal digitale. Per questo è importante che i media, anche quelli online, rafforzino l'intesa affinchè il digitale continui a essere un'opportunità senza diventare una minaccia per i più giovani. Telefono Azzurro esorta gli operatori dell'informazione a trattare le notizie senza focalizzarsi sulla persona, soprattutto se minorenne, e aderisce al Comitato Scientifico istituito dal Sindaco di Treviso per un confronto sul tema poichè servono dialogo e sinergie. Anche Telefono Azzurro si è evoluto nel corso degli anni, per parlare un linguaggio più contemporaneo. Infatti, oltre al supporto telefonico, l'associazione punta sui mezzi digitali, offrendo supporto tramite chat».

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