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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Guerra in Ucraina, all'ex caserma Serena sono arrivati i primi 30 profughi

Nella serata di sabato la struttura ha aperto alle sue porte a diverse famiglie fuggite dalle zone confinanti con la Moldavia. Ora dovranno passare 5 giorni in quarantena e poi potranno accasarsi altrove

Sono circa 30 le persone di nazionalità ucraina che da ieri sera si trovano ospitate all'interno degli spazi dell'ex caserma Serena di Dosson di Casier. Come riporta "la Tribuna", il noto hub per profughi trevigiano ha difatti aperto le proprie porte per permettere di assistere i primi nuclei familiari che dall'Ucraina (soprattutto dalla zona a confine con la Moldavia) si sono spostati nella Marca per raggiungere parenti e amici fuggendo così dal conflitto armato portato nel loro Paese dalla Russia di Putin. Adesso tutti dovranno attendere 5 giorni di quarantena all'interno dell'ex caserma e poi potranno accasarsi altrove tramite il sistema di accoglienza diffusa come già loro comunicato dalla Prefettura di Treviso. Nel frattempo sono invece già più di 400 le mamme, afferenti al gruppo Facebook "Essere mamma a Treviso", che si sono rese disponibili per aiutare ed accogliere i tre neonati ucraini arrivati negli scorsi giorni nella Marca dall'Ucraina in braccio alle loro mamme.

La posizione di Assindustria Venetocentro

"La drammatica situazione di guerra in Ucraina ci vede chiamati in causa come imprenditori e cittadini, nella condanna dell’aggressione subita dal Paese e nel rispondere concretamente all’emergenza umanitaria che si sta verificando con la fuga di migliaia di persone. Per questo, Assindustria Venetocentro, come già aveva fatto in passato, mette fin da ora a disposizione per l’accoglienza cinque appartamenti nei propri immobili di Roncade e di Casier per accogliere le famiglie dei profughi ucraini. Già domani, inoltre, verrà inviata una comunicazione a tutti gli imprenditori associati di Padova e di Treviso per invitarli all’accoglienza e al lavoro per queste persone, segnalando tempestivamente ogni disponibilità ai nostri uffici al fine di valutare le modalità migliori e più rapide di accesso. Siamo per questo in costante coordinamento con Confindustria Ucraina. Assindustria Venetocentro si rende inoltre disponibile ad ogni altra forma di sostegno che verrà indicata dalle nostre autorità nazionali e locali. È un impegno civile e una responsabilità che è fondante della cultura d’impresa che viene praticata quotidianamente nelle imprese per lo sviluppo, la libertà, la solidarietà, la democrazia. Valori che oggi più che mai vanno affermati, praticati e difesi".

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